Green pass obbligatorio al lavoro, Draghi firma il nuovo dpcm
Palazzo Chigi comunica che il presidente del Consiglio Mario Draghi, su proposta del ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco, del ministro della salute Roberto Speranza, e del ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, ha firmato il Dpcm che contiene le modalità di verifica del possesso del green pass nei luoghi di lavoro. Il decreto interviene per fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni.
Cosa contiene il dpcm appena firmato da Draghi
Nel testo si specifica che oltre all'app "VerificaC19", saranno rese disponibili per i datori di lavoro, pubblici e privati, specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. I controlli potranno avvenire grazie all'integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura. Gli enti pubblici che aderiscono alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell'economia e delle finanze, potranno effettuare le verifiche attraverso l’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC.
E ancora, per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, la verifica avverrà con l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC. Mentre per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, ci sarà una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi operativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC.
Chi dovrà esibire il green pass
Saranno soggetti a verifica i lavoratori pubblici e privati. Hanno l'obbligo di esibire la certificazione anche i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi esterni di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici; i consulenti e i collaboratori, i prestatori e frequentatori di corsi di formazione aziendale; i corrieri che recapitano pacchi in ufficio.
Cosa succede se non si possiede il green pass
Se un lavoratore è sprovvisto di green pass, per ciascun giorno di mancato servizio sarà considerato assente ingiustificato fino all'esibizione del certificato. Nelle aziende fino a 15 dipendenti dopo 5 giorni il lavoratore può essere sospeso per un massimo di 10 giorni, rinnovabili una volta.