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Green pass, l’Italia vuole anticiparlo per evitare di perdere turisti in estate

Il green pass europeo entrerà in vigore il 1 luglio, ma il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, vorrebbe anticipare il suo utilizzo per una semplice ragione: “Singoli Stati ne anticipano pezzi, ognuno fa come vuole danneggiandoci”. Si tratta di “piccole regole stupide” che “ci fanno perdere clienti”. Secondo Garavaglia è il ministero della Salute a frenare il processo con “un atteggiamento ancora troppo prudenziale”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il turismo è ripartito grazie all'ottimo andamento della campagna di vaccinazione e al conseguente crollo dei contagi un po' in tutta Europa, ma il green pass dell'Ue, il certificato verde che permette di spostarsi in libertà tra gli Stati membri, è ancora fermo: entrerà in vigore solo il 1 luglio e, nel frattempo, i singoli Paesi si organizzano indipendentemente per attirare turisti stranieri. In Italia, infatti, il turismo è ripartito localmente, ma è ancora frenato a livello internazionale. "Il green pass europeo quando sarà effettivo? Dal primo luglio dice l'Europa, però c'è intenzione di anticiparloha annunciato ieri il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – Singoli Stati ne anticipano pezzi, è chiaro che anche noi abbiamo tutto l'interesse ad anticipare".

Garavaglia: "Anticipare il green pass, ministero della Salute troppo prudente"

Garavaglia non ha dubbi: anticiparlo rispetto al primo luglio è essenziale. "Per me si può fare anche domani", ha spiegato il ministro, che poi punta il dito contro il collega Speranza: "Il ministero della Salute ha un atteggiamento ancora troppo prudenziale – ha attaccato – Visti i dati direi anche ingiustificato, abbiamo quasi tutta l'Italia in zona bianca e non ci sarebbero neanche giustificazioni, ma fintanto che il Comitato tecnico scientifico non cambia queste regole ce le teniamo". Il timore di Garavaglia si concentra sui possibili avversari europei come mete turistiche: "Oggettivamente la Francia ci sta mettendo in difficoltà nella ripartenza", ha spiegato il ministro. Il green pass è vicino alla partenza, ma "nel frattempo ognuno fa come vuole, danneggiandoci". Se ci comportassimo come gli altri "avremmo dei vantaggi". Sono "piccole regole stupide" che "ci fanno perdere clienti".

Il progetto della banca dati delle strutture ricettive

Nel suo intervento di ieri al Forum in masseria di Manduria, Garavaglia si è concentrato anche su una "piccola rivoluzione", cioè la "banca dati unitaria delle strutture ricettive". Questa opportunità rappresenta "una potenzialità enorme dal punto di vista dell'offerta". Questa rivoluzione "vogliamo farla con i grossi operatori – ha spiegato il ministro – e prevede che chiunque venga in Italia, o un italiano che si sposta, si registri su una banca dati". Si tratta di un punto fondamentale "perché consente di avere un dato uniforme e tracciato che consente di fare controlli di ogni genere, anche di carattere fiscale e contrastare l'abusivismo".

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