Green Pass, il governo lavora al prossimo decreto: quando e come sarà esteso l’obbligo
Il governo ha già esteso l'utilizzo del Green Pass, rendendo obbligatorio per tutti i lavoratori della scuola (anche esterni, come chi si occupa delle pulizie o della mensa) e per chiunque acceda agli istituti scolastici (genitori compresi), ma sta pensando a come introdurlo anche in altri settori. Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha già annunciato che secondo lui dovrebbe essere richiesto a tutti i lavoratori, sia del pubblico che del privato. Il titolare della Salute, Roberto Speranza, ha confermato che il governo sta lavorando a un'estensione dell'obbligo, in modo da aumentare ancor più la percentuale di popolazione vaccinata.
Secondo Speranza il governo seguirà esclusivamente le evidenze scientifiche, senza fare compromessi politici a ribasso. Una frase rivolta chiaramente a una parte della maggioranza di governo, rappresentata dalla Lega, che invece spinge perché non vengano introdotti obblighi e frena sull'estensione della Certificazione Covid. La discussione continua, ma i tempi iniziano a stringere. Da un lato si cerca di chiudere la partita prima delle elezioni amministrative, che vedranno impegnate le principali città italiane il prossimo 3 ottobre, dall'altro la cabina di regia non è ancora stata convocata.
Ad ogni modo, il governo potrebbe decidere si estendere in un primo momento l'obbligo di Green Pass a tutti i dipendenti pubblici e a quel lavoratori del privato in cui è già prevista la Certificazione: quindi chi lavora in bar e ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine, trasporti a lunga percorrenza. Tutti luoghi dove ai clienti, per accedere, è richiesto il Green Pass. Su questo fronte continuano le trattative tra imprese e parti sociali: i sindacati sono infatti contrari all'ipotesi di introdurre l'obbligo di Green Pass, senza che questa decisione sia supportata da un obbligo vaccinale, imposto per legge dal governo. Esecutivo in cui, come abbiamo detto, non tutti convengono sulla stessa linea. Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è detto favorevole all'ipotesi di introdurre l'obbligo vaccinale, se questo si rendesse necessario, ma il leader della Lega ha detto che di questo il suo partito non ne vuole nemmeno sentir parlare.