Green pass, Garante della Privacy: “No a liste No Vax a scuola”
I sindacati hanno chiesto l'intervento del Garante della Privacy, per valutare se è possibile semplificare la procedura di verifica della certificazione verde a scuola, evitando che il controllo avvenga tutti i giorni. Per superare i controlli quotidiani, visto che la certificazione verde è obbligatoria dal 1 settembre per il personale scolastico, i dirigenti scolastici dovrebbero avere accesso a dati personali, per sapere in anticipo qual è la durata di ogni documento.
Interpellato sul tema il presidente dell'Authority, Pasquale Stanzione, ha detto però che le scuole non possono avere gli elenchi dei prof vaccinati per non dover controllare i loro green pass ogni giorno: "È una soluzione – spiega Stanzione a ‘la Repubblica' – che solleva più d'una perplessità, non solo in termini di Privacy ma anche di ragionevolezza della misura. In tal modo, ad esempio, non si potrebbe accertare se un vaccinato nel frattempo si è contagiato, vanificando il senso del Green Pass. E per quanto riguarda i certificati di esenzione, servono cautele per evitare la rivelazione di dati sanitari e patologie. Ma, al di là di questi aspetti, non è consentita la verifica diretta delle scelte vaccinali e della condizione sanitaria da parte dei dirigenti scolastici: devono limitarsi a verificare il possesso di una certificazione valida".
Però nel 2017, quando venne introdotto l'obbligo di nuovi vaccini per i bambini, l'Autorità consentì alle scuole di inviare gli elenchi degli iscritti alle Asl per verificare la situazione vaccinale di ognuno e attivarsi per la regolarizzazione. "In quel caso – sottolinea il presidente dell'Authority per la Privacy -, la vaccinazione era prevista come obbligatoria e riguardava soltanto i bambini e non anche il personale scolastico. Inoltre, era già normativamente previsto che, a regime, le scuole trasmettessero alle Asl gli elenchi degli iscritti".
Neppure la strada di controllare i green pass a scuola attraverso un'autocertificazione sembra un'alternativa plausibile: "Anche in questo caso, questa forma di attestazione non è attualmente prevista dalla normativa vigente. Se venisse introdotta per legge, ci si dovrebbe comunque limitare alla sola certificazione dell'assenza di condizioni che impediscono l'ingresso a scuola, senza riferimento a dati ulteriori".