Green pass e stato di emergenza, Draghi: “Via le restrizioni prima possibile, presto la roadmap”
Le restrizioni per il Covid verranno eliminate prima possibile, parola di Mario Draghi. Il presidente del Consiglio, intervenuto in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto Bollette, ha prima fatto un breve discorso introduttivo – in cui ha parlato principalmente del nuovo provvedimento – e poi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Alcune, appunto, anche sulla fine delle restrizioni e dello stato di emergenza per il Covid. "La situazione sanitaria continua a migliorare, ci sono stati in media 54mila contagi questa settimana – ha cominciato Draghi – Il numero delle persone in terapia intensiva è diminuito, ora sono meno di mille. E anche il numero dei ricoveri è in forte calo. La campagna di vaccinazione procede, quasi l'89% dei cittadini con più di 12 anni ha ricevuto almeno due dosi".
L'economia, invece, "è ancora in una fase di rallentamento, ma bisogna stare attenti ai rischi geopolitici". Draghi poi ha evidenziato delle criticità: "La maggior parte dei nuovi dipendenti nell'ultimo anno ha firmato un contratto a tempo determinato, l'obiettivo del governo è rilanciare una crescita sostenuta, equa e sostenibile. Bisogna affrontare anche il problema del mercato del lavoro e della precarietà". Poi è venuto al decreto del giorno: "Abbiamo approvato provvedimenti per contenere il costo dell'energia e sostenere il settore automobilistico – ha annunciato – In campo ci sono 8 miliardi di euro, di cui 6 sull'energia, e lo facciamo senza nuovi scostamenti di bilancio". Sostanzialmente "estendiamo al secondo trimestre le misure sulle bollette". E ha sottolineato: "Il governo vuole aiutare i cittadini in questo momento di difficoltà, per evitare che il rincaro dell'energia elettrica comporti il calo dei consumi delle famiglie e un calo di competitività per le imprese".
Per quanto riguarda i prossimi passi per allentare le misure restrittive, a proposito di stato di emergenza e green pass, il presidente ha spiegato: "Io voglio uscire il più presto possibile dalla pandemia di Covid, quindi anche eliminare le restrizioni prima possibile". Non c'è ancora una roadmap della fine delle restrizioni, ma "è una questione di giorni". Nei prossimi giorni "arriverà, in modo da eliminare ogni incertezza da qui al 31 marzo, è importante per tutti". Quanto alle misure prese finora, Draghi ha aggiunto: "Sono state decise su indicazione degli scienziati, non sono politici che si sono inventati esperti. Non bisogna dimenticare che se noi usciamo dalla pandemia in questo modo, è perché ci siamo vaccinati".
Draghi ha anche assicurato di vedere regolarmente i leader politici e di essere pronto a fare tutto il necessario per continuare con il confronto: "Ci sono delle diversità di opinioni, è successo – ha spiegato – Ieri ho ricordato quello che è il mandato del governo, creato dal Presidente della Repubblica per affrontare certe emergenze e conseguire certi risultati. Sono sicuro che ci riusciremo e conto sul Parlamento e sulle forze politiche. Non può che essere così, il governo ha sempre offerto tutta la disponibilità necessaria, ma teniamo dritta la barra del timone".
La maggior parte delle domande per il presidente del Consiglio, però, si sono concentrate sulla crisi tra Russia e Ucraina. Draghi ha confermato che nei prossimi giorni volerà a Mosca per incontrare Putin – che gli ha chiesto personalmente di avere un colloquio – ma non si sa ancora il giorno esatto. Quanto alle possibili sanzioni della Commissione Ue, in caso di attacco russo, il presidente del Consiglio ha assicurato: "Abbiamo fatto presente il nostro punto di vista", ovvero che "le sanzioni devono essere su settori ristretti e non sull'energia, proporzionate e non preventive".