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Green pass e lavoro, quando scatta l’obbligo per dipendenti pubblici e privati: il piano del Governo

Il Consiglio dei ministri dovrebbe estendere da subito l’obbligo di green pass in Italia solamente ai lavoratori esterni di scuole e Rsa, mentre per i dipendenti pubblici e i lavoratori del privato si dovrà attendere: una decisione potrebbe essere presa la prossima settimana o, più probabilmente, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il primo intervento sarà minimo. Nessuna estensione allargata del green pass, ma solamente una norma che riguarda pochi lavoratori. Il Consiglio dei ministri di oggi dovrebbe estendere l’obbligo di certificazione verde solamente ai lavoratori esterni di scuole e Rsa, come per esempio gli addetti alla pulizia, ma anche gli operatori delle mense scolastiche. La frenata del governo Draghi è evidente, ma secondo quanto viene assicurato a Palazzo Chigi si tratta solo di un rinvio dell’obbligo di green pass per altri lavoratori, a partire dai dipendenti pubblici e privati. Già la prossima settimana dovrebbe arrivare l’estensione dell’obbligo anche a tutti i lavoratori dei luoghi in cui già vige l’obbligo di certificazione per l’ingresso: bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri. Solo in un secondo momento, invece, si ragionerà sull’obbligo per i dipendenti pubblici e per gli altri lavoratori del settore privato: non è peraltro detto che queste due misure entrino in vigore in contemporanea, con un possibile ulteriore slittamento per le aziende.

Quando potrebbe diventare obbligatorio il green pass per dipendenti pubblici

Per la pubblica amministrazione bisognerà attendere. La valutazione sull’introduzione dell’obbligo di green pass potrebbe arrivare tra la fine di settembre e il mese di ottobre. Una volta emanato il decreto che introdurrà, eventualmente, l’obbligo bisognerà poi aspettare almeno 15 giorni per la sua entrata in vigore, dando così il tempo ai lavoratori di vaccinarsi e ricevere il green pass (che si ottiene, appunto, a due settimane dalla prima dose). Il che vuol dire che l’obbligo potrebbe arrivare non prima di ottobre (forse anche alla fine del mese) per i dipendenti della pubblica amministrazione. C’è, peraltro, un altro nodo da sciogliere: l’obbligo riguarderà solamente chi lavora agli sportelli e ha contatti con il pubblico o anche chi sta negli uffici? Una decisione sul tema non è ancora stata presa e non arriverà prima della cabina di regia che, probabilmente, verrà convocata la prossima settimana.

Green Pass obbligatorio nelle aziende: c'è il nodo tamponi gratuiti

Ancora più in salita la strada per i lavoratori del settore privato. L’introduzione dell’obbligo di certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro potrebbe arrivare insieme a quella per i dipendenti pubblici o anche in un momento successivo, ma sulle modalità c’è ancora poca chiarezza. Non si sa, infatti, quali saranno i settori coinvolti e di conseguenza quali lavoratori dovranno avere il pass. Una decisione che potrebbe derivare anche dalla situazione epidemiologica e non ritenersi necessaria, almeno in un primo momento. C’è poi anche il nodo dei tamponi: Confindustria chiede che siano gratuiti per tutti i lavoratori. Una posizione condivisa anche dal leader della Lega, Matteo Salvini, ma non da Palazzo Chigi, che sembra voglia rendere i test gratuiti solamente per i più fragili, escludendo tutti i lavoratori che dovrebbero pagarlo. Il ragionamento è che rendere gratuiti i tamponi vorrebbe dire disincentivare le persone a vaccinarsi. Punto ribadito oggi anche dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, secondo cui questa ipotesi “non è percorribile”: “La via maestra scelta dal governo non è quella del tampone, ma quella del vaccino”.

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