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Covid 19

Green pass, come scaricare il codice e come verrà controllato: ecco chi può richiederlo e quando

Un dpcm disciplinerà le regole della certificazione verde italiana, necessaria per accedere ad alcuni eventi, spostarsi liberamente tra Regioni ed entrare in alcuni luoghi. Vediamo come si scarica il Qr code e a chi bisogna mostrare il green pass: non solo le forze dell’ordine, infatti, potranno controllare il certificato. Capiamo chi può e chi non può effettuare queste verifiche.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il dpcm contenente le regole della certificazione verde attende solo la firma del presidente del Consiglio, Mario Draghi, per diventare operativo. Con il provvedimento le regole del green pass italiano vengono armonizzate con quelle europee. Ricordiamo che la certificazione verde serve per consentire gli spostamenti in Italia tra le Regioni in zona arancione e in zona rossa, ma anche per fare visite ai parenti nelle Rsa, per accedere agli spettacoli, agli eventi sportivi, ai matrimoni. E si parla anche dell’ipotesi di renderlo necessario per entrare in discoteca. Vediamo chi può ottenere il green pass italiano, come scaricarlo e da chi e in che occasioni può essere richiesto.

Chi può ottenere il green pass

La certificazione verde viene rilasciata in caso di negatività al tampone, avvenuta guarigione dal Coronavirus o vaccinazione contro il Covid. Per quanto riguarda la vaccinazione, si può ottenere il green pass a partire da 15 giorni dopo la prima dose e fino alla somministrazione della seconda: da quel momento in poi, come ricorda il Corriere della Sera, la validità è di altri nove mesi. Per quanto riguarda la guarigione, il green pass ha una validità di sei mesi dalla data della certificazione rilasciata dal medico o dalla struttura sanitaria. Mentre per il test vengono considerati idonei sia i tamponi antigenici che quelli molecolari e hanno una validità di 48 ore. Nel caso in cui la persona venga contagiata e sia quindi positiva al Covid, allora il green pass decade. La certificazione verde italiana è diversa da quella europea e vale solamente a livello nazionale. Dal primo luglio, poi, i green pass dei singoli Paesi (Italia compresa) verranno inseriti nel Gateway europeo, che raccoglie tutti i certificati. Sarà quindi possibile scaricare un Qr code, con cui verrà garantita la libertà di movimento in Ue.

Come ottenere e scaricare il green pass italiano

Per ottenere il proprio certificato sarà necessario collegarsi al sito del Digital green certificate, una piattaforma gestita da Sogei. Attraverso questo portale si potrà scaricare il green pass in formato digitale e l’Italia comunicherà poi i dati alla piattaforma europea. Una volta richiesto il certificato si riceverà un sms o una mail con un codice, utile per ottenere il Qr code attraverso anche la tessera sanitaria e lo Spid. È quindi possibile salvare il Qr code sul proprio telefono o stamparlo, ma si può anche scaricare sull’app Immuni; per l’app Io, invece, si attendono chiarimenti dopo le richieste e i dubbi sollevati dal Garante per la Privacy. Sarà possibile ottenere la certificazione anche dal medico di famiglia, che può scaricare – così come tutti i singoli cittadini – il codice attraverso il fascicolo sanitario elettronico.

Chi, come e quando può (e non può) controllare il green pass

La certificazione verde può essere controllata dalle forze dell’ordine e dai pubblici ufficiali. In alcuni casi, però, l’attività di controllo può essere effettuata anche da altre persone. Per esempio è quanto avverrà nei casi dei matrimoni e delle cerimonie, così come all’ingresso di alcuni eventi sportivi e non solo. O, ancora, se dovesse passare la linea per cui sarà obbligatorio il green pass per entrare nelle discoteche. In questi casi il controllo potrà essere effettuato anche dai gestori dei luoghi in cui si tiene l’evento o dai dipendenti autorizzati. Non potranno controllare il green pass, invece, gli albergatori, i ristoranti e i negozianti, come ha chiarito di recente il ministro della Salute, Roberto Speranza.

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