Grazia a Berlusconi, Napolitano conferma: “Non ci sono le condizioni”
Dal Colle arriva una pacata ma decisa conferma dell'impossibilità di un cambiamento di rotta nei confronti di un'eventuale grazia a beneficio di Silvio Berlusconi, condannato ad agosto in Cassazione per frode fiscale sui diritti tv Mediaset e per il quale, la prossima settimana, il Senato sarà chiamato a votare la decadenza. Una conferma, quella giunta dal Quirinale, che oltre a corroborare questa scelta, ammonisce gli atteggiamenti, le dichiarazioni e i toni degli ultimi giorni, con particolare riferimento a quanto affermato ieri dallo stesso Berlusconi, che aveva confermato di non voler chiedere la grazia, pur affermando che il Quirinale avrebbe dovuto concedergliela.
Dall'ufficio stampa del Quirinale giunge "Un pacato appello a non dar luogo a comportamenti di protesta che fuoriescano dai limiti del rispetto delle istituzioni e di una normale, doverosa legalità". Ma ecco qui di seguito la nota integrale del Colle:
Su tutti i problemi relativi alla sentenza definitiva di condanna pronunciata l'1 agosto scorso dalla Corte di Cassazione nei confronti del sen. Berlusconi, il presidente della Repubblica si è in questi mesi sempre espresso e comportato in coerenza con la sua ampia dichiarazione pubblica del 13 agosto. Nulla è risultato però più lontano del discorso tenuto sabato dal sen. Berlusconi dalle indicazioni e dagli intenti che in quella dichiarazione erano stati formulati. Non solo non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del Capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedenti, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni.