È il giorno di Matteo Renzi al Colle. Napolitano: “Nessun braccio di ferro”
Ore 20:10 – Napolitano, parlando con i giornalisti al Quirinale, ha detto: "Io sottoscrivo pienamente il forte impegno del presidente del Consiglio affinché questo sia un governo di legislatura".
Ore 19:50 – Il capo dello Stato ha ringraziato Enrico Letta, "al quale voglio rinnovare la mia stima, fiducia e gratitudine; sono sicuro che nel Parlamento e in altre sedi continuerà a dare il suo contributo". Poco prima anche il premier aveva espresso un pensiero di ringraziamento "non formale, senza polemiche e di sostanza".
Ore 19:35 – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto gli auguri al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il Capo dello Stato ha assicurato che, nel corso delle due ore e mezzo di incontro con il premier, ha espletato comunque le funzioni di normale amministrazione della sua carica e che non c'è stato "nessun braccio di ferro" sui ministri. Napolitano ha anche lodato l'abbondanza di "novità" nelle scelte di Renzi: "L'impronta del presidente Renzi risulta evidente nei molti nomi nuovi chiamati ad assumere per la prima volta il ruolo di ministri".
Ore 19:15 – Parla Renzi: "Ho sciolto la riserva e sento la responsabilità di dare al Paese un Governo che sia in grado di ridare la speranza. Ringrazio Napolitano per la fiducia e cercherò di dare risposte concrete agli italiani".
Ore 19:10 – Donato Marra conferma: "Renzi ha sciolto la riserva e giura domani da Presidente del Consiglio". Ora si attendono le parole del segretario del Partito Democratico, che leggerà la lista dei ministri frutto delle consultazioni e del colloquio con Napolitano.
Ore 18:50 – Dopo due ore di colloquio sembra i dirittura d'arrivo la lunga giornata di Matteo Renzi. Il segretario del Pd ha appena inviato un messaggio via twitter, facendo capire di essere prossimo ad uscire dalla stanza e comunicare così ai giornalisti la lista dei ministri. Ecco il tweet:
Ore 17: 30 – Arriva il giudizio durissimo di Pippo Civati sul Governo che sta per vedere la luce: "Spero che le differenze siano chiare. E se è vero che nessuna scissione a sinistra ha mai portato bene, nemmeno il governo delle larghe intese sembra un modello che funziona benissimo. E più che una scissione a sinistra, l’abbiamo già fatta a destra, se è vero che questa maggioranza è garantita direttamente da Berlusconi. Ed è una maggioranza politica, per definizione stessa di chi l’ha promossa. Si dice che Bertinotti e Turigliatto hanno consegnato il paese a Berlusconi. Questa volta ci ha pensato la maggioranza del Pd".
Ore 17:00 – Imminente l'uscita di Renzi dall'incontro con Napolitano, dove il premier incaricato si è recato per consegnare la lista dei ministri frutto della lunga trattativa con le altre forze politiche della maggioranza. Intanto vi è la conferma dello slittamento al pomeriggio del giuramento, proprio per permettere a Padoan di rientrare dall'Australia.
Ore 16:45 – Intanto Berlusconi è alla manifestazione dei giovani azzurri e non perde occasione per sottolineare le differenze tra la sua nomina alla Presidenza del Consiglio e quella di Renzi. E il Cavaliere ripete: "Renzi non ha la maggioranza in Parlamento, ma speriamo riesca a fare le riforme". Poche ore prima era arrivata la nota sul Mattinale: "Il ritmo a cui procede il nuovo governo è da Teletubbies, la serie televisiva creata dalla BBC per bambini in età prescolare. Come il linguaggio dei Teletubbies, anche quello di presunti protagonisti di questo esecutivo è estremamente semplificato, lento, superficiale e ripetitivo".
Ore 16:30 – Renzi è entrato al Quirinale per l'incontro con Giorgio Napolitano: pronta dunque la lista dei ministri, domani il giuramento e lunedì la fiducia alle Camere.
Ore 16:15 – C'è la conferma sul nome del ministero di via XX settembre: "Pier Carlo Padoan, al G20 come vice segretario dell'Ocse, ha dichiarato al Sole 24 Ore: Sono in partenza per Roma. Mi hanno chiamato a fare il ministro dell'Economia".
Ore 16:00 – Continuano a sovrapporsi le indiscrezioni sulla squadra che Renzi presenterà al Capo dello Stato. Si tratterebbe di un esecutivo di non più di 16 membri, con una buona rappresentanza femminile e con le conferme di alcuni ministri del Governo Letta: dai democratici Franceschini e Orlando, passando per i centristi Lupi, Alfano e Lorenzin, fino ad arrivare al Popolare Mauro. Intanto il ministro Bray fa sapere via twitter che la sua avventura al ministero della Cultura si è conclusa:
Ore 15:00 – Sembra ormai chiaro che il nuovo ministro dell'Economia sarà Pier Carlo Padoan, vice segretario generale dell'Ocse, professore ed economista di primissimo piano: a quanto si apprende Padoan avrebbe già lasciato i lavori del G20 di Sidney per raggiungere l'Italia.
Ore 13:10 – Arriva anche il commento di Angelino Alfano, che si dice "abbastanza soddisfatto" dell'accordo raggiunto con Renzi e sicuro che ci sarà "una grande squadra di Governo". Le ultime indiscrezioni parlano di un esecutivo giovane, composto di 16 membri e con almeno 8 donne nella squadra.
Ore 12:30 – Matteo Renzi potrebbe salire al Colle già alle 16 di oggi, consegnando la lista dei ministri del suo esecutivo. Resta invece confermata la data di lunedì per la discussione in Parlamento sulla fiducia e per il correlato discorso programmatico del nuovo presidente del Consiglio dei ministri.
Ore 11: 30 – A quanto si apprende in queste ore, il premier incaricato Matteo Renzi avrebbe intenzione di recarsi al Quirinale già stasera, per sciogliere ufficialmente la riserva e presentare la lista dei ministri al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Secondo ambienti molto vicini al segretario del Partito Democratico, si potrebbe trovare la quadra anche sulla questione più spinosa: la volontà di Renzi di non confermare Alfano nel doppio ruolo di vicepremier e ministro dell'Interno. Il leader del Nuovo Centrodestra sarebbe intenzionato a conservare la poltrona del Viminale.
Continua la trattativa tra il Presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi e il leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano per la formazione del nuovo governo. Dopo il nulla di fatto nelle consultazioni della giornata di giovedì, in nottata vi è stato un nuovo vertice tra i due alla ricerca di un compromesso che possa mettere d'accordo entrambe le parti. Al centro dei colloqui sempre la formazione della nuova squadra di governo, ovvero il nome dei ministri da incaricare e i dicasteri da assegnare a ciascuna area politica della nuova maggioranza. A quanto si apprende, al faccia a faccia tra Alfano e Renzi erano presenti oltre al braccio destro del segretario del Pd, Graziano Delrio, anche Dario Franceschini sempre per i Democratici, e Maurizio Lupi per il Nuovo Centrodestra. L'incontro, che si è svolto negli uffici del ministero degli Affari regionali, è durato circa un'ora e mezza, ma non sono stati resi noti gli eventuali passi avanti sul programma di governo e la scelta dei ministri.
Le trattative proseguono – Dopo l'appuntamento infatti le delegazioni sono andate via separatamente e non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, ma sembra che le posizioni siano ancora distanti. Subito dopo la conclusione del vertice Alfano e Lupi in effetti si sono recati alla sede del Nuovo centrodestra per una nuova riunione interna, mentre Renzi, insieme a Delrio e Franceschini, si è recato alla sede del Pd per continuare a discutere. Del resto la giornata di ieri è stata molto convulsa con una lunga serie di incontri da parte del Premier in pectore. Renzi ha confermato il suo ottimismo spiegando che è questione di ore, ma dal Ncd sono ancora molte le voci che parlano di criticità ancora importanti da superare.