Governo Renzi, nominati sottosegretari e viceministri: ecco chi sono
E’ iniziato con un’ora di ritardo il Consiglio dei ministri il cui tema principale, oltre al nodo SalvaRoma, era la nomina dei nuovi sottosegretari al governo Renzi. Riguardo i motivi del ritardo, erano circolate alcune indiscrezioni su un vertice dedicato alle stesse nomine, cui avrebbero partecipato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Ma fonti di Palazzo Chigi smentiscono che ci sia stato un vertice preconsiglio. Lo stesso Delrio ha annunciato che l'esecutivo guidato dal sindaco-premier avrà in tutto 62 membri: oltre ai 16 ministri, i sottosegretari saranno 44 (invece dei 47 del vecchio governo) e 9 viceministri (invece di 10).
Viceministri e sottosegretari – Tra i primi nomi annunciati: Angela D’Onghia alla Istruzione, Mario Giro confermato agli Esteri, il generale Domenico Rossi (in quota Per l’Italia) alla Difesa. Enrico Morando (Pd) e Luigi Casero (Ncd) sono i nuovi viceministri all'Economia, secondo quanto si apprende, mentre i Sottosegretari al Tesoro sono tre: confermato Pier Paolo Baretta, al quale si aggiungono Giovanni Legnini (Pd) e Enrico Zanetti (Sc). Antonello Giacomelli è invece il nuovo il viceministro con delega sulle Telecomunicazioni e frequenze, agli interni resta invece Filippo Bubbico. Confermati anche Gianpiero Bocci e Domenico Manzione sottosegretari. Alle Infrastrutture è stato nominato viceministro Riccardo Nencini, sottosegretari Antonio Gentile e Umberto Del Basso De Caro. Agli Affari regionali nominato sottosegretario Gianclaudio Bressa, Pd. Luca Lotti sarà sottosegretario con delega editoria, Marco Minnitti riconfermato ai Servizi. Certamente non ci sarà il deputato della minoranza democratica, Giuseppe Civati che su Facebook ha scritto: “Prima che escano le liste con le nomine dei sottosegretari, ci teniamo a precisare che abbiamo scelto di non partecipare al solito walzer delle correnti e non abbiamo avuto alcun contatto con il Governo”.
La lista completa:
Luca Lotti, Sandro Gozi, Domenico Minniti detto Marco (Presidenza del Consiglio); Angelo Rughetti (Pubblica amministrazione e semplificazione); Maria Teresa Amici, Luciano Pizzetti, Ivan Scalfarotto (Rapporti con il Parlamento e riforme); Gianclaudio Bressa (Affari regionali); Filippo Bubbico, Gianpiero Bocci, Domenico Manzione (Interni); Lapo Pistelli, Mario Giro, Benedetto Della Vedova (Esteri); Enrico Costa, Cosimo Maria Ferri (Giustizia); Luigi Casero, Enrico Morando, Pier Paolo Baretta, Giovanni Legnini, Enrico Zanetti (Economia); Franca Biondelli, Teresa Bellanova, Luigi Bobba, Massimo Cassano (Lavoro); Riccardo Nencini, Umberto Del Basso de Caro, Antonio Gentile (Infrastrutture); Giuseppe Castiglione, Andrea Olivero (Politiche agricole); Silvia Velo, Barbara Degani (Ambiente); Francesca Barracciu, Ilaria Borletti Buitoni (Cultura); Gioacchino Alfano, Domenico Rossi (Difesa); Carlo Calenda, Claudio De Vincenti, Simona Vicari, Antonello Giacomelli (Sviluppo economico); Vito De Filippo (Salute); Roberto Reggi, Angela D’Onghia, Gabriele Toccafondi (Istruzione).
Tra i 44 sottosegretari succitati assumeranno l’incarico di viceministri:
Filippo Bubbico (Interni), Lapo Pistelli (Esteri), Enrico Costa (Giustizia), Luigi Casero ed Enrico Morando (Economia), Riccardo Nencini (Infrastrutture), Andrea Olivero (Politiche agricole), Carlo Calenda e Claudio De Vincenti (Sviluppo economico).
Il sottosegretario Domenico Minniti detto Marco assumerà l’incarico di Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica.