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Alt a bancarelle e mendicanti davanti ai monumenti: previste sanzioni e perfino il carcere

All’esame del Parlamento un disegno di legge nato in seguito a un vertice tra Viminale e sindaci delle grandi aree metropolitane italiane. Si prevedono misure fortemente repressive per mendicanti, abusivi e consumatori di alcolici in aree di pregio.
A cura di Davide Falcioni
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Il governo pronto a usare il pugno duro contro accattonaggio e degrado. In seguito a un vertice tra il Ministro degli Interni Angelino Alfano e i sindaci delle città metropolitane è allo studio un ddl che prevede norme  più stringenti contro il degrado nelle "aree urbane di particolare pregio". In tali zone alcune condotte illecite, come l'abuso di alcol, l'uso di droga, il bivacco, il commercio abusivo o l'accattonaggio, potrebbero essere presto punite con sanzioni pesanti, fino a far scattare per i più recidivi il carcere.  A renderlo noto è Adnkronos, secondo cui il decreto sulla sicurezza urbana è ancora al vaglio ma prevede l'individuazione di aree particolarmente tutelate. Il primo cittadino di una città metropolitana e il prefetto potranno, con un patto, individuare delle "aree urbane di particolare pregio artistico, storico o architettonico, o interessate da consistenti flussi turistici da sottoporre a particolare tutela….". In queste zone si attuerà una repressione più dura delle condotte illecite, soprattutto recidive, legate all'abuso di bevande alcoliche, uso di sostanze stupefacenti o pscicotrope, accattonaggio invasivo, commercio abusivo, divieti di stazionamento, divieti di occupazione dello spazio pubblico.

Tali comportamenti in un'"area di pregio" verrebbero colpiti con una sanzione pecuniaria amministrativa dai 300 ai 900 euro e un allontanamento ‘verbale'. Per i recidivi che verranno sorpresi una seconda volta, la sanzione raddoppia passando ad essere dai 600 ai 1800 euro con l'allontanamento rivolto per iscritto, tanto che una copia del provvedimento viene inviata al Questore. Alla terza volta scatta la reclusione: nei casi in cui la condotta viene ancora una volta reiterata, la violazione dell'ordine di allontanamento viene punita con la reclusione da 1 a 3 anni.

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