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Covid 19

Governo pronto a eliminare obbligo di mascherina all’aperto: addio già da inizio luglio

L’obbligo di indossare la mascherina all’aperto potrebbe essere abolito in anticipo rispetto alle previsioni degli scorsi giorni: non solamente dopo metà luglio, ma già all’inizio del mese (dall’1 o dal 5). La decisione non è ancora stata presa, ma il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sembra convinto di poter fare presto questo primo passo verso un ritorno alla normalità.
A cura di Stefano Rizzuti
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La strada sembra ormai segnata: l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto dovrebbe essere presto abolito. Non solo, perché la data in cui verrà eliminato questo obbligo potrebbe essere più vicina di quanto non si pensasse fino a poche ore fa. Il tema viene discusso da qualche giorno a Palazzo Chigi, dove sta maturando l’idea di eliminare la mascherina all’aperto da inizio luglio e non più da metà mese, come invece fatto trapelare ieri. La misura è da giorni allo studio del governo: la volontà del presidente del Consiglio, Mario Draghi, è quella di dare un segnale di ritorno alla normalità. Ma mantiene, come sempre avvenuto in questi mesi, la massima prudenza.

Quando potrebbe essere eliminato l'obbligo di mascherina all'aperto

Lega e Italia Viva puntano a fare in fretta. L’anticipo dell’addio all’obbligo piace comunque quasi a tutti, compreso il Movimento 5 Stelle che vorrebbe accelerare. Più cautela dal Pd e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, preoccupato per il rischio di maggiore diffusione della variante Delta. Ma nessuna contrarietà eccessiva, anche in questi casi. Sulle date non c’è ancora alcuna certezza, le ipotesi sono due: o dall’1 o dal 5 luglio. Proprio quest’ultima sembra, secondo fonti di governo, la data più accreditata per dire addio all’obbligo di mascherina all’aperto. A decidere sarà la prossima cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi, non ancora convocata. Per quanto riguarda la mascherina, non sarà più obbligatorio indossarla all’aperto, ma bisognerà comunque portarla sempre con sé e utilizzarla in caso di assembramenti, code, folla e di ingresso nei luoghi al chiuso.

Draghi tira dritto sulla proroga dello stato di emergenza

L’altra discussione, emersa anche durante il confronto di ieri tra Draghi e il leader della Lega, Matteo Salvini, è quella sulla proroga dello stato di emergenza per il Coronavirus. Il presidente del Consiglio non sembra avere dubbi: bisogna prolungarlo almeno di qualche mese e poco importa se la Lega è contraria. Non se ne parlerà, comunque, prima della metà di luglio. La proroga viene data praticamente per scontata a Palazzo Chigi, con due diverse opzioni: se la situazione epidemiologica continuerà a essere positiva il prolungamento potrebbe essere fino al 30 ottobre, se invece i dati peggioreranno si arriverà direttamente fino alla fine dell’anno. Per il momento, come conferma anche lo stesso Salvini, la discussione è comunque rimandata. Intanto oggi il Comitato tecnico-scientifico discuterà della riapertura delle discoteche, chiesta da più parti – associazioni, ma anche parte del governo – a partire dal primo luglio con obbligo di green pass per entrare.

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