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Superbonus 110, le ultime notizie

Governo preoccupato per i costi aumentati del Superbonus, Giorgetti: “Da pagare ancora 80 miliardi”

Secondo il ministro Giorgetti il Superbonus “ingessa la politica economica lasciando margini esigui agli altri interventi”. Conte: “Al 31 gennaio di quest’anno ha generato quasi 1 milione di nuovi occupati. a oggi le truffe ammontano allo 0,5% rispetto all’ammontare dei crediti fiscali da Superbonus”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Per Giorgia Meloni il Superbonus continua a essere un guaio, in vista soprattutto della prossima manovra di bilancio. La premier lo ha definito "la più grande truffa ai danni dello Stato". Il problema sono i crediti legati alle ristrutturazioni edilizie: da marzo ad agosto 2023, in soli cinque mesi e fuori da ogni previsione di spesa, sono comparsi altri 35 miliardi di crediti ceduti o scontati in fattura dalle imprese. Di questo tesoretto, 4 miliardi si sono rivelati falsi, mentre a fine agosto sono 12,8 quelli irregolari. Sono i dati citati in una nota riservata che l’Agenzia dell’entrate ha fatto pervenire alla presidente del Consiglio.

Il Corriere della Sera scrive che dall'appunto arrivato dagli uffici di Ernesto Maria Ruffini, si apprende che i crediti legati ai bonus edilizi sono cresciuti da 110 a 146 miliardi di euro, di cui solo 23 sono stati compensati e portati a riduzione delle tasse dovute. Gli altri 123 miliardi, che potranno essere scontati in un quadriennio, sono in buona parte alla ricerca di un compratore.

La spesa prevista per il bilancio pubblico è maggiore delle previsioni. Si legge infatti nel quotidiano:

Il bonus per i lavori sulle facciate introdotto nel 2020, al 90%, ma senza prezziario e massimali, doveva costare 5,9 miliardi, ma ne sta costando 26, cinque volte tanto. Per il superbonus si prevedeva una spesa di 35 miliardi, ma siamo arrivati quasi a cento.

Per questo il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti si vedrà costretto probabilmente con la Nadef a rivedere, per la terza volta in un anno, le stime della spesa necessaria per coprire i bonus edilizi. "Noi faremo una legge di bilancio prudente, che tenga conto delle regole fondamentali della finanza pubblica", ha detto, intervenendo al Forum Ambrosetti a Cernobbio, che si chiude oggi.

"Il Superbonus a pensarci mi viene il mal di pancia, non solo per gli effetti negativi sui conti pubblici ma perché ingessa la politica economia lasciando margini esigui ad altri interventi. C'è l'effetto pernicioso e distorsivo, il cosiddetto spiazzamento, che ha sulla realizzazione di interventi previsti dal Pnrr e quindi sul rafforzamento strutturale della capacità produttiva", ha detto il titolare di via XX Settembre.

Sul Superbonus "questo governo ha pagato 20 miliardi e altri 80 rimangono da pagare: la cena l'han già mangiata tutti e si sono alzati, a noi resta da pagare il conto che va nel patto di stabilità del 2024, 2025, 2026".

Conte difende il Superbonus: "Non sia il capro espiatorio"

"Il Superbonus al 31 gennaio di quest'anno ha generato quasi 1 milione di nuovi occupati con un risparmio per le famiglie di 964 euro e tonnellate di C02 tagliate", ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte parlando al Forum Ambrosetti a Cernobbio. "Ora si può trovare un capro espiatorio nel Superbonus – ha aggiunto – ma la guardia di Finanza ha certificato che le truffe sono 360 milioni" su decine di miliardi investiti "e magari potremo aggiornare di poco questa cifra, ma stiamo parlando dello 0,5% rispetto ai crediti fiscali del Suberbonus".

Nel 2021 e 2022 "noi abbiamo creato le premesse per far crescere il Paese all'11 per cento di Pil. Siamo stati la locomotiva d'Europa", ha sottolineato l'ex premier in un'intervista a "Class Cnbc". Poi "sono arrivati altri a gestire questi meccanismi: prima Draghi e adesso c'è un anno di governo di Meloni", ha aggiunto. "Io non ho mai pensato per il Superbonus potesse reggere al 110 per cento", ha chiarito il presidente del Movimento cinque stelle. "Era la spinta iniziale che era sostenibile e da controllare", ha spiegato.

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