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Covid 19

Governo pensa a nuove restrizioni contro variante Delta: cosa cambia dai tamponi alle mascherine

Sono allo studio del governo alcune possibili nuove misure da mettere in campo per contrastare l’aumento dei contagi causato dalla diffusione della variante Delta. Dalla proroga dello stato d’emergenza al rinnovo dell’ordinanza sulle mascherine all’aperto, dal maggior numero di tamponi al green pass, passando per i rientri dall’estero: ecco cosa potrebbe cambiare.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’aumenti di contagi causato dalla diffusione della variante Delta potrebbe portare il governo a mettere in campo nuove misure di contenimento. Non solo restrizioni più o meno rigide, ma anche la proroga dello stato di emergenza, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore. A preoccupare sono i dati dell’ultimo monitoraggio dell’Iss, da cui emerge un aumento della circolazione della variante Delta in Italia, così come successo anche in altri Paesi con un’alta copertura vaccinale. Il ministero della Salute ha fissato tre obiettivi per evitare un aumento dei casi: tracciare, sequenziare e vaccinare.

Le misure allo stadio: dallo stato d’emergenza alle mascherine

Sul tavolo del ministro della Salute, Roberto Speranza, i dossier aperti sono tanti. Il primo è quello dello stato di emergenza per il Covid: scade a fine luglio, ma una sua proroga è quasi certa, probabilmente almeno fino alla fine di ottobre. Sempre a fine ottobre scade l’ordinanza che ha previsto l’eliminazione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca: anche in questo caso si dovrebbe andare verso una proroga. Più complessa la riapertura delle discoteche: doveva avvenire entro il 10 luglio, ma ancora nulla è stato deciso. Si ipotizza comunque una ripresa delle attività per le sale da ballo con l’accesso riservato solamente a chi è in possesso del green pass.

Altra ipotesi allo studio è quella di una quarantena di cinque giorni per chi arriva da Paesi in cui i contagi sono più alti, come in questo momento Spagna e Portogallo: si seguirebbero, quindi, le stesse regole previste per il rientro dal Regno Unito. Altra novità potrebbe riguardare i parametri per i passaggi di colore delle Regioni: potrebbe essere introdotto un numero minimo di tamponi da effettuare per rimanere in zona bianca. Le Regioni, comunque, continuano a chiedere di rivedere i parametri eliminando il criterio dell’incidenza settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che porta alla zona gialla: l’idea dei governatori è quella di rendere più centrale il tasso di ricoveri e non più il numero dei contagi.

Possibile estensione del green pass per accesso a eventi

Il governo guarda poi anche all’esempio dato dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha annunciato l’obbligo di dotarsi di pass sanitario per entrare nei ristoranti, nei caffè, nei centri commerciali, ma anche su aerei e treni. L’idea di Palazzo Chigi potrebbe essere quella di estendere l’utilizzo del green pass per accedere a tanti luoghi ed eventi, nella speranza di incentivare le persone a vaccinarsi. Per ora la certificazione è indispensabile per accedere ai matrimoni e per effettuare visite nelle Rsa; presto potrebbe essere utilizzata anche per le discoteche e magari per i concerti. La speranza è che sempre più persone decidano di vaccinarsi per potersi spostare liberamente e accedere a eventi di ogni genere.

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