Governo Monti, il toto – ministri: Amato vice, Bonino unica donna
Questa mattina, il Senatore Mario Monti, dopo aver ricevuto formale mandato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha avviato le consultazioni per vedere se ci sono le condizioni per dar vita ad un nuovo Governo. La maggioranza parlamentare a sostengo di un eventuale esecutivo a guida Monti dovrebbe essere ampia e trasversale; in effetti solo la Lega Nord si dice chiaramente contraria ad ogni ipotesi di Governo tecnico. Rispetto a questa situazione già filtrano le prime indiscrezioni su coloro che faranno parte del futuro esecutivo Monti. Si tratta ovviamente di ipotesi più o meno fondate, ma di una cosa possiamo essere certi: il nuovo Governo sarà molto snello, verosimilmente composto da 12 Ministri e 25 sottosegretari, in linea con le indicazioni della Legge Bassanini.
Per la vice – Presidenza del Consiglio circola con insistenza il nome di Giuliano Amato, nome di spicco della politica italiana e già due volte Presidente del Consiglio nel 1992-1993 e nel 2000-2001. Amato dovrebbe ricoprire anche il ruolo di Ministro dell' Interno. Per la poltrona del Ministero dell'Economia è data quasi per scontata la scelta di Fabrizio Saccomanni, noto economista bocconiano, per anni rappresentante della Banca d'Italia presso il Fondo Monetario Internazionale, vice-presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, nonchè caro amico del professor Monti. Per la Giustizia in queste ore va accreditandosi il nome di Cesare Mirabelli, già Vice – Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e Presidente della Corte Costituzionale dal 23 febbraio al 21 novembre del 2000. Al Ministero dello Sviluppo si fa il nome di Carlo Secchi, anch'egli noto Professore di Economia ed anch'egli bocconiano.
Gli Esteri dovrebbero essere affidati a Giampiero Massolo, per anni impegnato all'ambasciata italiana presso laSanta Sede prima e presso Mosca poi, nel 1994 a capo della Segreteria particolare dell'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il Ministero della Salute, nel mezzo di questa girandola di nomi che vanno susseguendosi, sembra essere una della poche certezze. La nomina dovrebbe essere quella di Umberto Veronesi, già Ministro della Sanità nel secondo Governo Amato. Al Lavoro si fa il nome del Prof. Carlo Dell'Aringa, docente presso l'Università Cattolica di Milano, dal 1985 Direttore del Centro di Ricerche Economiche sui problemi del Lavoro e dell'Industria. L'unica donna a far parte della squadra dovrebbe essere Emma Bonino, per lei si ipotizza il Ministero delle Politiche Comunitarie. Alle Attività Produttive dovrebbe andare Antonio Catricalà, attualmente Presidente dell'Autorità Garante della concorrenza e del Mercato. I nomi più gettonati al momento sembrano essere questi, la situazione per ovvie ragioni è comunque in continuo divenire e si attende in ogni caso la fine delle consultazioni per avere notizie più certe.