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Crisi di Governo 2022

Governo Draghi, Renzi: “La legislatura durerà fino al 2023, ora bisogna riscrivere il Recovery plan”

Matteo Renzi, intervistato da Repubblica, spiega di non essere felice per la dipartita di Conte, ma per l’arrivo di Draghi. Ora c’è da “dare la fiducia al governo” e mettersi a lavorare: “Se fossi premier farei riscrivere il Recovery plan”, attacca Renzi. Poi un passo indietro: le settimane della crisi di governo sono state vissute con dolore dal leader di Italia Viva per “l’aggressione mediatica”. Poi si sfila, nessun incarico nel prossimo governo: “Sono troppo divisivo”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Renzi dice di non avere niente da festeggiare con la caduta di Conte, anche se forse era il suo obiettivo fin dall'inizio. Il leader di Italia Viva spiega di essere felice sì, ma non del fatto che l'avvocato sia stato costretto a dimettersi, piuttosto del fatto che ci sia "una personalità come Draghi pronta a guidare il Paese". In una lunga intervista a Repubblica, Renzi fa il punto di questa crisi e dei prossimi passaggi a cui andiamo incontro, soprattutto la stesura del Recovery plan. "La legislatura durerà fino al 2023", mentre sul presidente della Repubblica "deciderà il Parlamento tra un anno". Ora, invece, bisogna preoccuparsi "di dare la fiducia al governo" e lasciarlo "partire per la sua navigazione".

Il Recovery plan, tema che – secondo la narrazione di Renzi – ha dato vita alla spaccatura che ha portato alla crisi di governo, andrebbe riscritto, spiega il leader di Italia Viva: "Fossi il premier io lo farei, una buona squadra scrive il Recovery in tre giorni". Ciò che è più importante, per Renzi, è che si eviti "di spendere i soldi in micro-mance come quelle di molte misure della Legge di Bilancio e avere una visione strategica chiara". Tornando alla crisi di governo, in atto da settimane, il senatore fiorentino racconta: "Ho vissuto con molto dolore l’aggressione mediatica di queste settimane: l’odio e il pregiudizio non mi avevano mai fatto male come stavolta, devo confessarlo". Ma "il fatto che a Palazzo Chigi stia per arrivare Draghi ci rinfranca per tutte le polemiche". Ora, spiega Renzi, "molti finalmente capiscono perché abbiamo fatto la crisi, nonostante tutto, sì, ne valeva la pena".

Quando (e se) Mario Draghi avrà ottenuto la fiducia, dovrà formare una squadra di ministri. "Non ho la minima idea" se tecnici o politici, "non tocca a me deciderlo, deciderà Draghi", spiega Renzi. "Io voterò la fiducia sia con ministri solo tecnici che con ministri politici". Sull'ipotesi di un ministero per Giuseppe Conte, il leader di Italia Viva commenta: "Dopo aver passato un mese a discutere di Conte premier, spero che non perdiamo un altro mese a capire quale ministero chiede". Una cosa è certa per Renzi: lui non avrà alcun ruolo. "Non sono della partita, sono troppo divisivo", dice.

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