Governo Conte: la lista dei ministri che sarà portata a Mattarella
Mentre continua il braccio di ferro sul nome di Paolo Savona per il ministero dell'Economia (e non si escludono soluzioni di compromesso, come lo scorporo di Tesoro e Finanze), sembra praticamente fatta la lista dei ministri del nuovo governo, che sarà guidato dal professor Giuseppe Conte. Il Presidente del Consiglio incaricato dovrebbe salire al Colle questo pomeriggio, per sciogliere la riserva e consegnare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la sua proposta per la squadra di ministri del nuovo governo.
Intanto, il totonomi dei nuovi ministri fa registrare alcuni cambiamenti dell'ultima ora, con sorprese e modifiche determinate anche dalla necessità di ulteriori compromessi proprio in relazione a ciò che sta accadendo per la poltrona di via XX settembre. In particolare, nelle ultime ore si registra il sorpasso di Candiani sulla grillina Castelli per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (che controlla anche la Guardia di Finanza, dunque riveste una importanza centrale per le politiche di contrasto all'immigrazione che la Lega intende portare avanti). Alla Farnesina, invece, sembra ormai fatta per Luca Giansanti, che avrebbe definitivamente scavalcato Massolo e Terracciano. Dubbi anche alla Difesa (dove resta favorita la professoressa Elisabetta Trenta, in quota 5 Stelle) e alla Giustizia, dove ci sarebbe qualche perplessità del Colle relativamente al nome di Alfonso Bonafede, parlamentare grillino e fedelissimo del duo Casaleggio – Di Maio.
Scontata, invece, l'indicazione di Matteo Salvini per il ministero dell'Interno, mentre Di Maio continua a rivendicare il super-ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Per il ministero dei Beni Culturali è ballottaggio fra Emilio Carelli e Vincenzo Spadafora, altro fedelissimo del leader 5 Stelle, che potrebbe anche essere dirottato all'Istruzione. Un leghista, probabilmente Centinaio, dovrebbe sedersi sulla poltrona del ministero "del Made in Italy", ovvero Turismo e Agricoltura, così come Fontana dovrebbe andare agli Affari Regionali. Ai 5 Stelle, invece, andrebbero l'Istruzione e la Sanità, dove resta forte la candidatura della capogruppo alla Camera Giulia Grillo. Per i rapporti col Parlamento in corsa sempre Danilo Toninelli e Giulia Bongiorno, anche se non è escluso che la delega vada a Giorgetti, nel caso saltasse la sottosegreteria a Palazzo Chigi.