video suggerito
video suggerito

Governo battuto alla Camera: inasprite le pene per i magistrati che sbagliano

Passa una norma della Lega Nord che interviene sulla responsabilità civile dei giudici: Governo battuto, polemiche interne alla maggioranza.
A cura di Redazione
1.473 CONDIVISIONI
Immagine

Questa mattina la Camera dei deputati era impegnata nell'esame del disegno di legge "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013-bis". Si tratta in poche parole di una serie di norme che recepiscono indirizzi e indicazioni della Comunità Europea, in diversi settori. Durante la discussione e la votazione dei diversi emendamenti presentati al testo, però, è scoppiato un nuovo caso all'interno della maggioranza che sostiene l'esecutivo guidato da Matteo Renzi. Il Governo è infatti andato sotto (187 a 180, dopo il voto a scrutinio segreto) su un emendamento della Lega Nord, primo firmatario Gianluca Pini con parere contrario di Governo e relatore di maggioranza, che "odifica l'articolo 2 della legge dell'88 sul risarcimento dei danni causati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e sulla responsabilità civile dei magistrati".

In sostanza si tratta di modifiche alle pene e alle norme che regolano la responsabilità civile dei magistrati che sbagliano, integrando la possibilità, per chi ritiene di essere vittima di un errore, di agire contro lo Stato e di ottenere risarcimenti per le eventuali violazioni di diritto da parte di un magistrato. Con l'emendamento, infatti: "Chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo (la violazione intenzionale del diritto, ndr) o colpa grave nell'esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale". Dura la reazione di alcuni esponenti del Partito Democratico (decisive assenze e franchi tiratori), che hanno già anticipato la volontà di cambiare il provvedimento al Senato.

1.473 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views