Come ogni anno è Openpolis a pubblicare un interessante dossier sull'indice di produttività di deputati e senatori: si tratta di una speciale classifica che tiene insieme "elementi quantitativi e qualitativi" in grado di rilevare l'efficacia dell'azione dei singoli parlamentari e dei rispettivi gruppi. Quest'anno si parte dalla consapevolezza del "peso" del Governo nel processo legislativo: "L’84% delle Leggi approvate – e tutte quelle più importanti – nella Legislatura XVII sono di sua iniziativa. A farne le spese il Parlamento nel suo complesso, ma anche la maggioranza che lo sostiene relegata nei fatti al ruolo di schiaccia bottoni e bypassata dall’Esecutivo che ha cercato direttamente l’accordo con le opposizioni". Come se non bastasse, dei "quasi 1.000 fra deputati e senatori quelli che riescono veramente ad influire sui processi parlamentari non arrivano a 100", con particolare rilevanza di alcuni ruoli specifici, capigruppo e presidenti di commissione su tutti.
Resta comunque molto interessante conoscere come lavorano i parlamentari e quanto incide il singolo contributo di senatori e deputati (ricordiamo che l'indice Openpolis non si limita a registrare presenze e contributi "passivi ed attivi", ma tiene anche conto del lavoro in Commissione, della partecipazione alle votazioni, delle proposte firmate eccetera). Il primo indicatore è relativo alla produttività per ruoli: appare evidente come sia determinante il "ruolo ricoperto" e come a svolgere la maggiore quantità di lavoro siano i referenti "politici" di primo piano, in Aula e nelle Commissioni.
Per quel che riguarda i singoli gruppi, è evidente come siano le opposizioni a farsi carico della mole di lavoro maggiore, e in particolar modo la Lega Nord, Sinistra Ecologia e Libertà e Fratelli d'Italia. Ad influire, non solo la presentazione di migliaia di emendamenti su testi particolarmente delicati, ma anche l'eccessiva "invadenza" nel processo legislativo dell'esecutivo, che "ha tagliato fuori i gruppi parlamentari di maggioranza e favorito chi, pur non sostenendo il Governo, si è reso disponibile a lavorare su determinati provvedimenti". Infatti, si legge nel dossier, "non a caso sono guidati da Lega e Sel – al Senato parte del Misto – che hanno espresso vari relatori su provvedimenti molto importati; fra le opposizioni, il M5S occupa posizioni inferiori proprio perché meno disponibile al compromesso parlamentare".
Nello specifico, la top ten dei parlamentari più produttivi evidenzia proprio gli aspetti di cui si parlava, con ai primi posti capigruppo e Presidenti di Commissione (qui la classifica completa, invece):
C'è poi una categoria del tutto peculiare, i parlamentari dello zero assoluto. Malgrado l'obbligo di partecipare ai lavori, sancito dai regolamenti parlamentari, ci sono alcuni casi clamorosi: "Il parlamentare non presenta atti né emendamenti, non relaziona ddl, non interviene alle discussioni, in poco più di un anno e mezzo di Legislatura è stato presente in solo poche votazioni, anche meno della decina e comunque in nessun voto finale". Ecco gli undici parlamentari dello zero assoluto: