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News su migranti e sbarchi in Italia

Gli sbarchi dei migranti sono triplicati nel 2023, nonostante i decreti del governo Meloni

Nei primi due mesi e mezzo dell’anno si sono contati oltre 20mila arrivi di migranti sulle coste italiane, contro i poco più di 6mila registrati nello stesso periodo sia nel 2022 che nel 2021. Perché gli sbarchi sono triplicati?
A cura di Annalisa Girardi
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Nel 2023 gli arrivi via mare e gli sbarchi di migranti sulle coste italiane sono triplicati. A dirlo sono gli stessi dati del ministero dell'Interno: nei primi due mesi e mezzo dell'anno si sono contati oltre 20mila arrivi, contro i poco più di 6mila registrati nello stesso periodo sia nel 2022 che nel 2021. Precisamente al 13 marzo 2023 sono sbarcate in Italia 20.017 persone migranti: l'anno precedente, a questo stesso giorno, erano 6.152, e quello prima ancora 6.041.

Basti pensare che alcuni giorni fa sono arrivate, nell'arco della stessa giornata, oltre 1.200 persone. Un numero che, di solito, non si registra a marzo. Indipendentemente dalla stretta e dai decreti del governo di Giorgia Meloni, per tenere lontane le Ong dal Mediterraneo centrale o per punire più duramente gli scafisti, quindi, le persone continuano a partire.

Per il governo inoltre l'aumento degli sbarchi sarebbe legato alle infiltrazioni russe in Africa. In particolare dei mercenari Wagner, che utilizzerebbero il peso dell'influenza di Mosca in alcuni Paesi africani per aumentare i flussi migratori verso le coste europee (quindi in primis quelle italiane) e destabilizzare così il Vecchio Continente.

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Fonte: ministero dell'InternoStanno davvero così le cose?

Facciamo un passo indietro e analizziamo quelle che storicamente sono le due maggiori cause all'origine dell'aumento delle partenze: l'instabilità nei Paesi di origine e le condizioni meteo in cui si deve affrontare il viaggio. Tanto più un Paese diventa instabile a livello politico o economico, quante più persone proveranno a lasciarlo per cercare fortuna altrove. E generalmente aspetteranno che le condizioni meteo siano favorevoli per partire.

Per quanto riguarda il primo punto, è vero che in Paesi come la Libia o la Tunisia la situazione è precaria ormai da diversi anni. Però negli ultimi mesi ci sono comunque state delle novità degne di nota, che potrebbero spiegare (almeno in parte) l'aumento delle partenze. Negli ultimi mesi, come racconta Il Post, il presidente tunisino Kais Saied ha lanciato una serie di politiche rigidissime contro i migranti presenti nel Paese. Diverse persone provenienti dall'Africa sub-sahariana sono state letteralmente buttate fuori dalle loro case. Oppure è stato impedito loro di accedere ai propri conti in banca. In tanti si sono rivolti alle ambasciate di riferimento: diverse persone sono state rimpatriate nei Paesi di origine, altre hanno deciso di lasciare la Tunisia per provare ad arrivare in Europa via mare.

C'è poi la questione meteo: con il bel tempo, quando il mare è calmo e c'è vento dolce che soffia da sud a nord, partono molti più barconi. I primi mesi del 2023 sono stati sicuramente più miti della media ed è piovuto pochissimo. Anche la stessa Frontex, esattamente un mese fa, aveva sottolineato come le condizioni meteo all'inizio dell'anno fossero ideali per le partenze dei migranti.

E infine, c'è un altro fattore che sta incidendo sempre più tra le cause che spingono i migranti a lasciare i loro Paesi di origine. Se le temperature miti e l'assenza di pioggia rendono più propensa la partenza in queste settimane, dall'altro sono sintomo del cambiamento climatico. E in alcune zone più vulnerabili, come appunto le regioni subsahariane, significano caldo estremo e siccità: condizioni che nei prossimi anni spingeranno sempre più persone ad abbandonare le loro case.

Per concludere, dietro l'aumento delle partenze negli ultimi mesi ci sono le buone condizioni meteorologiche e variabili politiche. Sicuramente la presenza di mercenari Wagner in alcuni territori può comprometterne la stabilità geopolitica e favorire i flussi verso l'Europa, Ma alla base dei numeri degli ultimi mesi sembrerebbero esserci le ragioni che da sempre, negli anni, hanno spinto le persone a salpare.

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