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Gli insulti sessisti di Vittorio Feltri contro Ronzulli: “Trojan”. Renzi: “Ritirala direttore”

Il giornalista Vittorio Feltri, che oggi presentava il suo libro assieme a Matteo Renzi, ha rivolto insulti e battute sessiste nei confronti della vicepresidente del Senato, Lucia Ronzulli. “È una co…a, dai”, ha detto. E ancora: “Trojan”. Imbarazzata la reazione di Renzi: “La ritiri direttore”.
A cura di Giulia Casula
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Imbarazzo per Matteo Renzi durante la presentazione del suo libro ‘Influencer' a Milano. Il giornalista Vittorio Feltri, che a sua volta presentava il suo libro, assieme al senatore di Italia Viva, si è espresso con insulti e battute nei confronti della vicepresidente del Senato, Lucia Ronzulli. 

La forzista era stata al centro di uno diverbio con Renzi diverse settimane fa, quando le videocamere del Senato avevano registrato le parole pronunciate da Ronzulli nei confronti del leader di Iv. "Non me ne frega un ca… di quello che pensa Renzi", aveva detto nel corso del dibattito in Aula. "Ecco l'eleganza, lo stile, il rispetto istituzionale delle influencer della destra. La vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, stamani, mentre parlavo in Aula ha detto questo di me. Questo è il loro modo di rispettare la democrazia parlamentare", aveva replicato Renzi all'epoca.

Oggi durante il suo intervento è tornato scherzosamente sulla vicenda, ma è stato interrotto da Feltri che ha insultato Ronzulli. "L'eloquio informale di Feltri è più raffinato del bonjour finesse di Ronzulli. È più o meno lo stesso slang", ha dichiarato il senatore di Iv prima di essere bloccato dal giornalista. "È una cogliona dai", ha commentato Feltri di fronte a un Renzi visibilmente imbarazzato.

Ma le dichiarazioni contro l'esponente di Forza Italia non si sono fermate qui. In un passaggio dell'intervento di Renzi sullo paragon fanpage legato allo spionaggio di giornalisti e attivisti tramite il software di proprietà dell'azienda israeliana, Feltri si è riferito a Ronzulli chiamandola "trojan". Parola che indica il malware inoculato nei dispositivi per carpirne le informazioni contenute all'interno, ma anche, in questo caso, un'allusione sessista e denigratoria nei confronti della vicepresidente del Senato. "Nel gennaio del 2025 a Francesco Cancellato, che è il direttore di Fanpage, trovano nel telefonino uno strumento di intercettazione, un trojan, che non è l'espressione della Ronzulli", ha detto precisamente Renzi.  "No trojan è lei", ha replicato Feltri.

A quel punto, Renzi ha invitato il giornalista a ritirare la battuta. "No, Licia non lo è. Questa la ritiri subito direttore", ha detto cercando di stemperare i toni. "Domani", ha risposto il giornalista divertito. Successivamente a margine dell'evento, Feltri si è difeso parlando con i giornalisti. Davanti alle domande di questi ultimi sulle parole pronunciate poco prima, ha negato di aver insultato la forzista. "Io duro su Ronzulli? Madonna era una battuta", ha minimizzato infastidito. "Come? Siete tutti da oratorio? Non sapete neanche scherzare. Trojan non ho detto troia", ha concluso.

Immediata la reazione di Ronzulli. "Mi chiedono di commentare lo show di Renzi e Feltri. Evidentemente, pensano di aver dato vita ad una gag divertente. Feltri ha perso il senso della misura ormai da tempo. L'altro è costretto a fare il giullare, e nemmeno si alza e se ne va quando Feltri usa nei miei confronti il termine ‘cogliona', e non aggiungo il resto. Ma chi ha un ruolo politico e chi dirige un giornale, cioè un mezzo d'informazione che fa cultura e condiziona l'opinione pubblica, deve avere senso di responsabilità e della misura, evitando di fare, ancora una volta, commenti offensivi e sessisti. Commenti che non offendono me in quanto Licia Ronzulli, ma in quanto donna", ha affermato in una nota la senatrice. "Ogni giorno le cronache parlano di storie di donne minacciate, insultate, denigrate, di ingiustizie e violenze che si riflettono anche nel linguaggio che gli uomini usano. Non e' un gioco, e' una cosa seria che deve destare indignazione. Una volgarità  può scappare e io ho chiesto scusa a chi di dovere, ma l'intenzionalità di questo spettacolino è inaccettabile. E lo dico a tutte quelle donne che scendono in piazza per difendere la loro dignita', i loro diritti e il rispetto, che non devono avere colore politico. Si difendono sempre e comunque". E, conclude, "se fosse stato Berlusconi a fare queste battute? Ora saremmo invasi da comunicati della sinistra e dalle manifestazioni del ‘me too'. Ancora una volta, la lotta al sessismo è solo a senso unico", ha concluso

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