Gli impegni e le priorità dei nuovi ministri: “Non sarà una passeggiata”
Il nuovo Governo Monti si troverà ad affrontare una fase decisamente delicata. La grave crisi economica-politica che stiamo attraversando impone l'assunzione di scelte chiare e decise. Cerchiamo però di capire nel dettaglio quali sono le questioni più spinose che i singoli Ministri si troveranno ad affrontare.
Il compito più importante spetta sicuramente al Presidente del Consiglio, nonchè Ministro ad interim dell'Economia Mario Monti. Sul tavolo ci sono la scottante questione del debito pubblico ed il tema della crescita economica. In questo momento appare prioritaria la questione dell'elevato tasso d' interesse che l'Italia paga sui propri titoli di Stato (intorno al 7%). Oltre ad un programma di tagli alla spesa pubblica e di riduzione di un numero inaccettabile di privilegi, Monti dovrà interrogarsi sulla necessità di adottare provvedimenti come la patrimoniale per mitigare i tagli ai servizi essenziali e non incidere troppo sui ceti meno abbienti. Inoltre, come preannunciato anche durante il suo intervento nella discussione sul voto di fiducia al Senato, centrale resta il tema della crescita, senza la quale non è pensabile "una ripresa complessiva".
Tanto da fare per il Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri. In Italia è ancora aperta in maniera preoccupante la questione immigrazione (la stessa crisi determinatasi a Lampedusa non è del tutto chiusa). Occorrerebbe metter mano alla Bossi-Fini per ridefinire i criteri di permanenza ed espulsione. Va rafforzata e potenziata la lotta alla criminalità organizzata, anche in continuità con alcuni risultati portati a casa dall'ex Ministro Maroni. In un periodo di forti tensioni sociali e di sostanziale debolezza del mondo politico, va monitorato con attenzione (ma senza allarmismi nè generalizzazioni) il proliferare di gruppi e movimenti dell' area cosiddetta "antagonista".
Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata si troverà, con ogni probabilità, a dover affrontare la nascente "questione iraniana". Se gli Usa non escludono un intervento militare, compito dell'Italia sarà quello di riportare la discussione nell'alveo dei rapporti diplomatici. Ciò sarà possibile solo se il nuovo Ministro opererà in direzione di un rinnovato protagonismo dell'Italia sullo scenario internazionale. E' necessario recitare un ruolo nello scenario post-bellico in Libia, così come bisogna intervenire per arrestare l'escalation di violenze in Siria che potrebbe rappresentare un elemento dirompente per la stabilità politica dell'intero mondo arabo. Va risolta definitivamente la controversia sul caso Battisti.
Questioni particolarmente spinose sul tavolo del Ministro della Giustizia Paola Severino. Al di là dei singoli provvedimenti va recuperato un sano rapporto tra i poteri. Non è possibile che si prolunghi il clima di scontro tra la magistratura ed il mondo politico. Parte della maggioranza che sostiene Monti premerà per un riforma delle intercettazioni. Indispensabile metter mano ad una equilibrata riforma che snellisca i tempi della Giustizia. Va inoltre affrontato il tema del sovraffollamento delle carceri, nel segno di un rispetto della dignità della persona umana.
Il Ministro della cultura Lorenzo Ornaghi avrà come primo compito quello di metter mano ad un generale programma di riorganizzazione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico e di musei. Le mancanze del precedente Governo su questo tema hanno contribuito a deteriorare l'immagine complessiva del nostro Paese, indicato come incapace di preservare finanche le proprie bellezze. Ciò non dovrà più essere consentito. Le nostre ricchezze artistico-culturali dovranno tornare ad essere motivo di vanto e di sviluppo. In ogni caso va messo in campo un ragionamento complessivo sulla difesa del nostro patrimonio, definitivamente sottratto alla logica emergenziale. Una parte consistente del rilancio economico dell'Italia può passare per una gestione attenta ed oculata del proprio patrimonio culturale
Il Ministro allo Sviluppo Economico Corrado Passera si troverà innanzitutto a dover fare i conti con i pesantissimi tagli operati dall'ultima finanziaria nei confronti degli Enti locali. Il neo-ministro ha subito parlato di "concorrenza, meritocrazia ed uguaglianza" come punti cardine della sua futura azione. La disoccupazione giovanile dilagante, così come la diffusione del fenomeno della precarietà, impongono al neo-ministro la necessità di provare ad imporre una scossa al sistema produttivo del nostro Paese. Un risultato importante arriverebbe qualora Passera riuscisse a sbloccare il finanziamento di 800 milioni di euro previsto per il potenziamento della banda larga. Va inoltre ridisegnato un piano generale delle opere pubbliche; più che alla realizzazione di opere faraoniche è necessario guardare con attenzione al potenziamento della rete ferroviaria oltre che portuale.
Il tema delle pensioni si impone come prioritario per il Ministro del Lavoro Elisa Fornero. Tra i noti punti richiesti dalla BCE all'Italia per uscire dalla crisi, un elemento fondamentale riguarda proprio la riorganizzazione strutturale del sistema pensioni. L'aumento dell'età pensionabile a 67 sarà sicuramente uno dei temi caldi. Il nuovo Ministro sarà anche chiamato a fronteggiare il fenomeno della precarietà con l'introduzione di nuovi ammortizzatori tesi a mitigare l'impatto di una sempre maggiore flessibilità nel mondo del lavoro con almeno un sistema di garanzie minime. Sgravi ed agevolazioni per le imprese che assumeranno lavoratori con la formula del contratto a tempo indeterminato. Probabile che il nuovo Ministro lavori per ridefinire alcuni aspetti della Legge 30.
Per il Ministro della Salute Renato Balduzzi il grande tema della spesa sanitaria. Necessità di intervenire con decisione nelle troppe pieghe oscure che si determinano nella Sanità pubblica, cercando di limitare il controllo della politica su quest'ultima. Intervenire in direzione di una razionalizzazione delle spese che tenga conto della necessità, particolarmente evidente parlando di sanità, di non incidere troppo nell'erogazione di servizi fondamentali. Definire con esattezza livelli minimi di qualità e competenza.
Pesante eredità per il nuovo Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo. Il primo tema sarà quello di riconquistare la fiducia nell'operato delle istituzioni da parte del mondo scolastico. Bisogna affrontare con estrema urgenza la questione dei precari e definire subito i criteri per la definizione dei nuovi tirocini formativi annuali finalizzati a conseguire l'abilitazione all'insegnamento. Necessità di individuare fondi per la ricerca. Particolare attenzione al tema dell'edilizia scolastica ed alla messa in sicurezza delle strutture esistenti.
Il Ministro dell' Agricoltura Mario Catania dovrà necessariamente continuare la battaglia, in sede UE, per la difesa ed il riconoscimento delle tipicità alimentari del nostro Paese. Una gestione più oculata dei Fondi europei per le politiche forestali, alimentari ed agricole. Definizione di un programma complessivo di potenziamento e rilancio dell'agricoltura oltre che misure di sostegno alla nascita di imprese agricole.
Per il Ministro della Difesa Di Paola il compito di rivedere il ruolo ed l'impegno dell' Italia nelle missioni all'Estero. Alla necessità di tener fede agli impegni assunti va collegata l'impossibilità di continuare ad incidere in maniera così pesane sul bilancio dello Stato.
Corrado Clini, Ministro dell'ambiente, dovrà per primi cosa fare i conti con la preoccupante situazione del dissesto idro-geologico che caratterizza buona parte del territorio nazionale con l'estrema necessità di recuperare fondi. Va ripensata una strategia per l'approvvigionamento energetico in termini di investimenti sulle energie rinnovabili. Necessità di intervenire nella definizione di un ciclo integrato dei rifiuti nelle zone critiche del Paese.
Questi i temi più importanti al quale il nuovo Governo deve necessariamente tentare di dare una risposta. Il tempo delle soluzioni non è più rimandabile.