Gli ex deputati non avranno più i viaggi in aereo, treno e nave rimborsati
Gli ex deputati che dal 1° gennaio vorranno spostarsi in aereo, treno o nave dovranno pagarsi da sé il biglietto per il viaggio. È quanto prevede un ordine del giorno (a firma M5s) accolto dai questori della Camera al progetto di Bilancio 2015. “Finalmente hanno vinto i cittadini”, ha commentato Luigi Di Maio, “siamo riusciti a portare un po’ di buon senso dentro questo Palazzo e a togliere un insopportabile privilegio che comporta uno spreco di soldi pubblici”. Nel bilancio della Camera per tutto il 2014 risultano destinati ai rimborsi di viaggio ai deputati cessati dal mandato 900mila euro.
"Abbiamo tagliato i rimborsi spese di viaggio agli ex- parlamentari – continua Di Maio sul suo facebook – secondo voi è normale che qualcuno non più eletto dal popolo potesse viaggiare gratis a carico delle vostre tasse? Per decenni nessuno ha mai voluto tagliarli. Siamo arrivati noi e non si spenderanno più 900.000 euro delle vostre tasse per pagare il biglietto gratis a qualche ex parlamentare mandato a casa dai cittadini".
Nell’ordine del giorno accolto si legge: “Procedere all’immediata sospensione di tutti i ‘plafond aperti’, procedere alla ricognizione e saldo dei viaggi già effettuati e quindi procedere all’azzeramento delle risorse destinate a questo capitolo di bilancio per poi, a partire dal 1° gennaio 2016, eliminare totalmente la voce”. E poi continua il testo: “Procedere a una ricognizione dei servizi erogati, e relativi oneri sostenuti, agli ex deputati e a valutare l’opportunità conseguente di sopprimere l’erogazione di tutti i servizi prestati in favore degli ex deputati, esclusi quei servizi la cui fruizione è subordinata al pagamento di un corrispettivo o la cui erogazione non comporti oneri a carico della Camera”.