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Giustizia, Bonafede contro M5s: “Ha annacquato una battaglia di anni, è uguale agli altri partiti”

“Nell’unanimità improvvisata di ieri che ha visto tutti insieme a tutti, si è inevitabilmente e oggettivamente annacquata una battaglia durata dieci anni”: lo ha scritto su Facebook l’ex ministro pentastellato Alfonso Bonafede criticando i suoi compagni di partito che ieri in Cdm hanno dato il via libera alla riforma sulla Giustizia e, in particolare, sulla prescrizione che di fatto smantella il progetto che lui aveva portato avanti.
A cura di Annalisa Girardi
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"Purtroppo, ieri il M5s è stato drammaticamente uguale alle altre forze politiche nonostante fosse trapelata la volontà di un’astensione. Per ripartire, se si vuole veramente ripartire, bisogna avere la consapevolezza dei propri limiti: nell’unanimità improvvisata di ieri che ha visto tutti insieme a tutti, si è inevitabilmente e oggettivamente annacquata una battaglia durata dieci anni": lo ha scritto su Facebook Alfonso Bonafede, ex guardasigilli ed esponente del Movimento Cinque, esprimendo tutta la sua amarezza per il via libera del suo partito alla riforma sulla Giustizia in sede di Consiglio dei ministri, che di fatto smantellerà il suo progetto.

"Qualcuno approfitta della riforma del processo penale passata ieri in Consiglio dei ministri, con il timoroso e ossequioso benestare dei ministri M5s (che non hanno avuto nemmeno il tempo e la possibilità di analizzare la proposta), per attaccare me e le battaglie che ho portato avanti (e che rifarei domattina, a testa alta, senza battere ciglio). Mi dispiace che quel qualcuno non si renda conto che in un processo che si conclude nel nulla (che questo nulla si chiami prescrizione o improcedibilità poco importa) c’è il più grande e grave fallimento di uno Stato di diritto", ha scritto Bonafede criticando l'atteggiamento assunto dai suoi colleghi di partito.

L'ex ministro ha anche scritto di aver apprezzato i tentativi della sua succeditrice, Marta Cartabia, di trovare una sintesi che ha definito "oggettivamente difficile", sottolineando al tempo stesso che "è evidente (e legittimo) che sulla prescrizione la pensiamo in maniera diversa" e che la norma approvata ieri "rischia di trasformarsi in una falcidia processuale che produce isole di impunità e che, comunque, allungherà i tempi dei processi". Per poi concludere affermando: "Al netto del merito, voglio ribadire che la battaglia sulla prescrizione, mia e (fino a ieri mattina) di tutto il M5s, non è (e non è mai stata) una questione personale: si tratta di una questione, anzi di un’ambizione, istituzionale".

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