Giuseppe Conte: “Non era scontato evitare l’aumento dell’IVA, ci venga riconosciuto”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte già da tempo si era detto fortemente deciso a contrastare il tentativo di far passare la manovra economica del Governo, come la "manovra delle tasse". Intervenendo all'inaugurazione dell'anno di studi 2019/2020 della Guardia di Finanza, il premier è sembrato ribadire il concetto, difendendo a spada tratta i provvedimenti del governo. Nonostante le incertezze del quadro macroeconomico internazionale, definito da Conte come "complesso", il premier rivendica di non aver aumentato l'Iva. "Siamo riusciti a reperire 23 miliardi per sterilizzare le clausole Iva: è stato un risultato non scontato e oggi ci viene riconosciuto da tutti, compreso il mondo degli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani. D'altra parte, l'aumento dell'Iva in ragione della natura regressiva dell'imposta avrebbe avuto un impatto soprattutto sulle fasce più deboli".
Non solo l'aumento dell'Iva non c'è stato – sostiene Conte -, ma "nella prospettiva di una graduale rimodulazione delle aliquote a sostegno dei redditi medi e bassi, in linea con il fondamentale principio costituzionale della progressività della tassazione – ha osservato il premier – abbiamo ridotto da subito le tasse sul lavoro, il cosiddetto ‘cuneo fiscale' , a totale vantaggio dei lavoratori".
La Legge di bilancio all'esame del Parlamento, che ieri ha ricevuto molte proposte di modifica, malgrado "le previsioni di rallentamento dell'economia globale – sostiene Conte – tende a essere moderatamente espansiva, orientata verso una crescita duratura e strutturale". Secondo il presidente del Consiglio inoltre, la manovra darà anche una chiara direzione al paese, attraverso le misure a favore dell'ambiente, dei giovani e del Sud. "Abbiamo disegnato misure – ha ricordato il capo del governo – per accompagnare il nostro Paese verso un modello di sviluppo più equo e più inclusivo. In particolare, le misure per il cosiddetto green new deal, per la ricerca e l'innovazione tecnologica, gli incentivi alle imprese e a sostegno dell'imprenditoria giovanile, le misure per il Sud serviranno a stimolare nuovi investimenti nella direzione di una crescita sostenibile e ‘verde'". Tutto questo, sarà possibile anche grazie "a una prudente revisione della spesa, ad una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali e al rafforzamento deciso delle politiche anti-evasione", ha concluso Conte.