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Giuseppe Conte non è più il punto di riferimento dei progressisti

L’ex segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, che aveva individuato Giuseppe Conte come “punto di riferimento di tutte le forze progressiste”, ha detto che ora “è una cosa superata”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Conte punto di riferimento dei progressisti. Sono passati due anni e mezzo da quando questa frase è stata pronunciata, e nel frattempo è stata citata migliaia di volte da politici, giornalisti e commentatori. Tendenzialmente con tono negativo, spesso quasi dispregiativo. Ora, però, è il suo autore a fare un passo indietro e dire che non è più così. "È oggettivamente un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste", diceva Nicola Zingaretti – all'epoca segretario del Partito Democratico – di Giuseppe Conte in un'intervista del dicembre 2019.

Ieri Zingaretti, che nel frattempo si è dimesso da segretario dem proprio dopo il tentativo fallito del famoso governo Conte ter, è tornato sulla sua famosa frase durante un intervento a Metropolis: "Lo dissi in un momento particolare – ha spiegato – all'indomani dell'elezione di Conte a premier di una nuova alleanza", ma "che ora sia punto di riferimento, mi pare una cosa superata". E ha precisato: "È un dato di fatto, non un giudizio". Insomma, Conte non è più il punto di riferimento dei progressisti. Dopo due anni in cui Zingaretti ha pagato il prezzo di quella frase – che forse è stata l'inizio della fine del suo mandato come segretario del Pd – ora arriva il passo indietro del governatore del Lazio.

Certo sono oggettivamente cambiate tante cose. All'epoca Conte non era il leader del Movimento 5 Stelle e si cercava di costruire una nuova e inedita alleanza con il Partito Democratico: "Io ero quello che più si era battuto contro questa ipotesi – il governo Conte due, ndr – sostenendo che bisognava avere una netta discontinuità", ha ricordato Zingaretti. "Poi, grazie a un'iniziativa di Di Maio e di Renzi, si decise di continuare con Conte – ha raccontato ancora il presidente del Lazio – Quindi dissi che era il punto di riferimento di una nuova coalizione di governo". Per Zingaretti si è trattato di "una constatazione", ma anche del "rifiuto di una furbizia", ovvero "far assumere a una persona delle responsabilità, e poi dal giorno dopo iniziare a logorarla". Quella frase, alla fine però, sembra aver logorato lui: fuori – soprattutto da Renzi e i suoi – e dentro il Partito Democratico è stata ripetuta migliaia di volte. Oggi, però, Zingaretti sembra averla archiviata definitivamente.

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