Giuseppe Conte non è più il punto di riferimento dei progressisti
Conte punto di riferimento dei progressisti. Sono passati due anni e mezzo da quando questa frase è stata pronunciata, e nel frattempo è stata citata migliaia di volte da politici, giornalisti e commentatori. Tendenzialmente con tono negativo, spesso quasi dispregiativo. Ora, però, è il suo autore a fare un passo indietro e dire che non è più così. "È oggettivamente un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste", diceva Nicola Zingaretti – all'epoca segretario del Partito Democratico – di Giuseppe Conte in un'intervista del dicembre 2019.
Ieri Zingaretti, che nel frattempo si è dimesso da segretario dem proprio dopo il tentativo fallito del famoso governo Conte ter, è tornato sulla sua famosa frase durante un intervento a Metropolis: "Lo dissi in un momento particolare – ha spiegato – all'indomani dell'elezione di Conte a premier di una nuova alleanza", ma "che ora sia punto di riferimento, mi pare una cosa superata". E ha precisato: "È un dato di fatto, non un giudizio". Insomma, Conte non è più il punto di riferimento dei progressisti. Dopo due anni in cui Zingaretti ha pagato il prezzo di quella frase – che forse è stata l'inizio della fine del suo mandato come segretario del Pd – ora arriva il passo indietro del governatore del Lazio.
Certo sono oggettivamente cambiate tante cose. All'epoca Conte non era il leader del Movimento 5 Stelle e si cercava di costruire una nuova e inedita alleanza con il Partito Democratico: "Io ero quello che più si era battuto contro questa ipotesi – il governo Conte due, ndr – sostenendo che bisognava avere una netta discontinuità", ha ricordato Zingaretti. "Poi, grazie a un'iniziativa di Di Maio e di Renzi, si decise di continuare con Conte – ha raccontato ancora il presidente del Lazio – Quindi dissi che era il punto di riferimento di una nuova coalizione di governo". Per Zingaretti si è trattato di "una constatazione", ma anche del "rifiuto di una furbizia", ovvero "far assumere a una persona delle responsabilità, e poi dal giorno dopo iniziare a logorarla". Quella frase, alla fine però, sembra aver logorato lui: fuori – soprattutto da Renzi e i suoi – e dentro il Partito Democratico è stata ripetuta migliaia di volte. Oggi, però, Zingaretti sembra averla archiviata definitivamente.