Giuseppe Conte in Senato: “I 5 punti del governo per la Fase due”
Lo aveva già annunciato ieri: questo pomeriggio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha esposto in Senato il piano del governo per la Fase 2, quella di graduale riapertura del Paese dopo settimane di lockdown a causa dell'emergenza coronavirus. In mattinata Conte aveva già fatto riferimento all'approccio del governo verso l'allentamento delle misure restrittive, sottolineando la necessità di un piano scientifico e ben strutturato che tenga conto del rischio concreto di una risalita della curva dei contagi. Conte aveva parlato di un'impronta nazionale che prenda però in considerazione le peculiarità nei territori, aggiungendo che entro la fine della settimana il governo avrebbe comunicato un programma ufficiale per la Fase 2. Ma vediamo che cosa ha detto Conte nell'informativa a Palazzo Madama.
"La pandemia ha costretto ad adottare misure di estrema urgenza", ha affermato Conte, sottolineando l'attenzione del governo al coinvolgimento di tutti gli organi costituzionali in nome del principio di democraticità. Il presidente del Consiglio ha quindi presentato il piano del governo per la Fase 2, un programma basato su 5 punti. Eccoli:
- Mantenere e rispettare il distanziamento sociale, promuovendo l'utilizzo di mascherine e Dpi fino al vaccino
- Rafforzare le reti sanitarie sul territorio, come arma più efficace per la lotta al virus, con particolare attenzione alle case di cura
- Intensificare la presenza di Covid-hospital per la gestione dei pazienti infetti e ridurre i rischi di contagio nelle strutture sanitarie
- Uso corretto dei test, sia tamponi che test sierologici
- Rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti con l'utilizzo delle nuove tecnologie
Rispetto alle misure adottate dall'inizio dell'emergenza, Conte ha ricordato che al momento il lockdown sia in vigore fino al prossimo 3 maggio. I dati sui contagi, ha ribadito Conte, hanno confermato l'efficacia dei provvedimenti, ma hanno anche rimarcato quanto questi siano ancora necessari."Si prospetta una fase complessa. Dobbiamo procedere a un allentamento delle restrizioni e fare il possibile per preservare il tessuto produttivo. Il Paese deve riavviarsi, ma lo deve fare basandosi su un piano ben strutturato", ha proseguito. Conte ha poi annunciato delle modifiche alle misure restrittive delle libertà personali, affermando di rendersi conto quanto queste influiscano sul morale dei cittadini.
Le misure economiche: 50 miliardi in arrivo
La ripresa economica dovrà comunque fare riferimento ad alcune condizioni di sicurezza, indicate dal comitato di esperti. La riapertura avverrà in modo omogeneo nel Paese e dovrà tenere conto della possibilità di una nuova impennata dei contagi. Che dovrà sempre essere monitorata, tenendo sempre in considerazione la capacità degli ospedali. "Un'imprudenza in questa fase potrebbe compromettere i sacrifici fatti dai cittadini fino a questo momento", ha rimarcato Conte.
Riguardo al sostegno dell'economia, il presidente del Consiglio ha ricordato le misure attuate finora, come il supporto di liquidità alle imprese. Conte ha anche precisato che il governo si sia attivato per la tutela degli asset finanziari strategici del Paese. Non solo: l'emergenza, ha continuato, ha reso anche necessario estendere gli aiuti economici ai cittadini più colpiti dalla crisi: per questa ragione si è implementato un fondo gestito dai Comuni per i più vulnerabili."Il governo è consapevole che le famiglie abbiano bisogno di ulteriori misure, che si protraggano nel tempo. Nel 2020 il Pil cadrà del 9%: dobbiamo potenziare ulteriormente la nostra risposta all'emergenza economica. Per questo il governo chiederà uno scostamento ulteriore al bilancio di altri 50 miliardi che si aggiungeranno ai 25 miliardi già stanziati con il Cura Italia. Questo disavanzo servirà a finanziare diverse misure, tra cui la cassa integrazione e gli indennizzi per gli autonomi", ha aggiunto Conte.
I malumori in Parlamento
Il presidente Conte ha anche fatto riferimento ai malumori interni al Parlamento, provenienti dall'opposizione che ha lamentato di non essere coinvolta nel processo decisionale. E ha quindi annunciato che nel prossimo decreto, in cui verranno appunto stanziati altri 50 miliardi, si tenterà di prestare più ascolto alle proposte provenienti da tutti i banchi del Parlamento. Conte ha poi ringraziato la maggioranza per il sostegno mostrato in queste settimane difficili, ricevendo un lungo applauso. Sono poi arrivati anche i boati da parte dei senatori del centrodestra quando Conte ha ribadito l'importanza del dialogo e del "contributo di una opposizione responsabile e consapevole" in questo momento di emergenza.
La risposta europea
Infine, il presidente del Consiglio ha ribadito il bisogno di solidarietà tra tutti i Paesi del mondo, in primis in seno all'Unione europea. Conte ha quindi puntato il dito contro la strategia poco solidale messo in campo da Bruxelles nella crisi del 2008, da cui la comunità europea è uscita con evidenti fratture sociali ed economiche. Conte ha quindi parlato del Fondo istituito dalla Bei e del piano Sure per combattere la disoccupazione, sottolineando che questi presuppongano garanzie comuni e tassi agevolati. Sul Mes, invece, "si è alimentato un dibattito che rischia di dividere l'Italia in tifoserie", ha aggiunto Conte. Affermando che l'Europa non si debba più trovare a chiedere scusa, come accaduto con la Grecia per cui non si è saputo trovare una soluzione solidale, il presidente del Consiglio ha ribadito la sua contrarietà al Fondo di stabilità. Tuttavia, Conte ha anche affermato che rifiutare totalmente il Meccanismo europeo di stabilità, potrebbe andare contro quanto sostenuto da altri Paesi affini all'Italia, come la Spagna, che si sono detti favorevoli all'utilizzo del Mes senza le condizionalità ordinarie per le spese sanitarie.
Conte ha quindi parlato dell'ultima proposta del pacchetto proposto dall'Eurogruppo, l'European Recovery Fund che sostenga la ripresa nell'Unione europea. "La trattativa che ci vede impegnati in Europa è complessa, perché la risposta comune non deve essere solo basata su queste misure. Deve essere ben più ampia. Chiediamo strumenti nuovi e adatti alla situazione eccezionale che ci si presenta", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "A noi interessa portare a casa un risultato. Ci interessa condividere le risposte sul tavolo al più presto per non rallentare la risposta comune, perché l'Europa non si può permettere un ritardo nella pandemia", ha concluso Conte, sottolineando che al momento, confrontandosi con le altre potenze mondiali, l'Europa non abbia saputo mettere in campo una strategia adeguata:"O vinciamo tutti o perdiamo tutti".