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Giuseppe Conte è ottimista: “Farò in modo di scongiurare una procedura che non fa bene al Paese”

Giuseppe Conte si è espresso sull’apertura della Commissione europea rispetto all’avvio di una procedura di infrazione a carico dell’Italia: il presidente del Consiglio si è detto ottimista e fiducioso e ha affermato che farà il massimo per scongiurare una procedura che ovviamente non fa bene al Paese.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il governo del cambiamento deve impegnarsi per cambiare le regole europee, il problema è che attualmente vengono applicate le regole esistenti e vigenti. C'è la prospettiva di una procedura, io sono determinato, ottimista e farò il massimo sforzo fino all'ultimo per scongiurare una procedura che ovviamente non fa bene al Paese": così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha commentato la decisione della Commissione europea di aprire alla procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo del debito contro l'Italia.

Parlando con la stampa nel corso della sua visita in Vietnam, il capo del governo si è dimostrato fiducioso. Oggi Bruxelles ha inviato l'atteso rapporto sul debito pubblico italiano, sottolineando un'evidente e significativa deviazione rispetto agli impegni presi dall'Italia in materia di riduzione del deficit strutturale e del debito pubblico. Il documento si è concluso affermando che "il criterio del debito dovrebbe essere considerato non rispettato per cui una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è giustificata". In seguito alle raccomandazioni della Commissione, il Comitato economico e finanziario, composto dai rappresentati del Tesoro degli Stati membri, discuterà la decisione e si pronuncerà nel giro di due settimane. L'effettivo avvio della procedura significherebbe per l'Italia una stretta sull'attuazione di misure correttive.

Da Hanoi, Conte si è anche espresso sulle questioni interne all'esecutivo. "Io cerco di mantenermi lucido e chiaro e sono lieto che sullo Sblocca Cantieri si sia trovata la convergenza. Ringrazio gli amici della Lega e del Movimento 5 Stelle perché hanno lavorato con senso di responsabilità tutti, scacciando via anche i rischi di incertezza", ha affermato il presidente del Consiglio. A inizio settimana Cote aveva indetto una conferenza stampa in cui aveva richiamato i due alleati di governo: "Chiedo a entrambe le forze politiche e in particolare ai rispettivi leader di operare una chiara scelta e di dirmi e dirci se hanno intenzione di proseguire nello spirito del contratto stipulato o se preferiscono riconsiderare questa posizione, perché vogliono consolidare la loro posizione o riscattare una sconfitta elettorale. Io resto disponibile. Non mi presterò in nessun modo a vivacchiare per proseguire la mia presenza qui a Palazzo Chigi. Se i comportamenti non fossero coerenti e conseguenti, con la trasparenza e lealtà con cui uniformo sempre la mia azione dimetterò il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, verso cui provo una profonda stima e gratitudine per il sostegno e i consigli".

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