Giuseppe Conte dice che un’alleanza strutturale tra M5s e Pd non è sul tavolo
Dopo le primarie e l'elezione di Elly Schlein a segretaria dem, un ritorno di fiamma tra Partito democratico e Movimento Cinque Stelle era parso dietro l'angolo. Ma ora Giuseppe Conte mette in chiaro: "Un'alleanza strutturale con il Pd non è sul tavolo, non è in agenza. Noi siamo un partito che esprime una forza politica, morale, obiettivi autonomi rispetto al Pd. Ci auguriamo una sempre maggiore convergenza, una certa consonanza già c'è".
Il leader Cinque Stelle, ad un comizio elettorale in Puglia, ha sottolineato: "Non tutti gli obiettivi politici sono condivisi con il Pd, a partire dalla grande questione della guerra che per noi non è un orpello da tirare fuori nei dibattiti, è una questione vitale". E ancora: "L'altro giorno all'Europarlamento tutte le forze politiche italiane, eccetto il M5s, hanno votato una norma vergognosa perché hanno detto in pratica che i soldi della coesione sociale e del Pnrr possono essere utilizzati per fabbricare nuove armi e munizioni. Siamo totalmente contrari rispetto a questa prospettiva e ci batteremo sempre per una soluzione diversa. Il Pnrr serve per rilanciare il Paese, l'equità sociale e la giustizia ambientale, per la ricostruzione post-pandemica che non ha nulla a che vedere con nuovi cannoni e nuove armi".
Continuando a parlare del Piano nazionale di ripresa e resilienza, l'ex presidente del Consiglio è anche intervenuto in merito al caro affitti e ai fondi sbloccati in seguito alle proteste degli studenti nelle tende. "I 660 milioni sono già nel Pnrr, non vanno sprecati, ma non c'è alcun intervento nuovo. Non c'è una misura risolutiva, ma bisogna agire su vari fronti: dobbiamo agire per offrire agevolazioni fiscali ai proprietari che mettono prezzi calmierati per gli affitti agli studenti, dobbiamo investire di più negli studentati pubblici e in più dobbiamo utilizzare tutto il demanio pubblico per riadattarlo e farne housing sociale a disposizione di giovani ed anziani", ha detto sottolineando come il diritto ad abitare sia fondamentale.
Infine Conte ha commentato l'intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, agli Stati generali della natalità: "Un intervento pieno di ipocrisia, perché dicono di voler garantire un futuro ai giovani per consentire loro di mettere su famiglia, ma in realtà il primo maggio hanno fatto il decreto precarietà, che precarizza i lavori e rendendoli sempre meno stabili".