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Giuseppe Conte dice che non ha senso un’alleanza strutturale con il Partito democratico

“Un’alleanza strutturale non ci può essere perché non ha senso. Ma la mia indicazione non è di andare da soli, perché così è chiaro che non si vince”: lo ha detto Giuseppe Conte, parlando dell’appello lanciato da Elly Schlein in vista delle elezioni regionali.
A cura di Annalisa Girardi
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Giuseppe Conte dice che non ci può essere un'alleanza strutturale tra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico, semplicemente perché un'intesa di questo tipo non avrebbe alcun senso. Intervenendo alla festa del Fatto Quotidiano il leader pentastellato, rispondendo a una domanda sull'appello rivoltogli da Elly Schlein per le prossime elezioni regionali, ha affermato: "Un'alleanza strutturale non ci può essere perché non ha senso. Ma la mia indicazione non è di andare da soli, perché così è chiaro che non si vince. Però vediamo se ci sono le condizioni per una coalizione che ci consenta di essere ambiziosi negli obiettivi".

Conte, ad ogni modo, non ha chiuso del tutto le porte a un'intesa. "Stiamo ancora lavorando – ha detto – nulla è ancora deciso. In alcuni casi ci sono percorsi avviati, in qualche altro c'è un percorso di coalizione che promette di concludersi bene, in altri ancora no. Ma è un laboratorio ancora aperto". Invece sulla leader dem, rispondendo a chi gli chiedeva se secondo lui la sua leadership fosse a rischio, Conte ha tagliato corto: "Non faccio previsioni in casa altrui".

Il leader M5s ha anche parlato della regola del secondo mandato nel suo partito: "Io stesso ho iniziato il mio impegno politico con la regola del doppio mandato e non la metto in discussione. Grillo è il garante del Movimento e ritiene questa regole fondativa". Per poi precisare: "Poi c'e' un problema relativo all'esperienza e non dobbiamo perderla. Ho pensato alla possibilità di una deroga e non mi sono trovato d'accordo con Grillo che è stato rigoroso nell'applicazione. Noi dobbiamo lavorare nel M5s, pensiamo alla prossima battaglia e non alla prossima candidatura".

Sul suo rapporto con Beppe Grillo, Conte ha assicurato che i due si sentono costantemente: "Non è una frase di rito. Tre o quattro giorni fa sono stato un'intera giornata con Grillo". Infine, l'ex presidente del Consiglio ha concluso con una stoccata al governo: "Io non so quando si parla di Giorgia Meloni di quanti volti noi parliamo… Ha detto che sarebbe finita la pacchia per l'Ue, che avrebbe difeso gli interessi nazionali… adesso non parlano più di patrioti, si stanno ammosciando perché evidentemente dopo che prendi l'applauso dei falchi dell'austerità… Oggi i falchi dell'austerità ce li abbiamo qui a Chigi".

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