Giuseppe Conte: “Con Luigi Di Maio ci siamo persi di vista, è rimasto inebriato dall’agenda Draghi”
Giuseppe Conte e Luigi Di Maio si sono persi di vista. Lo racconta il leader del Movimento Cinque Stelle, spiegando che l'ex ministro degli Esteri sia "rimasto inebriato dell'agenda Draghi", scostandosi così sempre di più dalla linea del suo partito. "Di Maio l'ho perso di vista. È successo che abbiamo avuto un ministro che era anche un riferimento fondamentale per il nostro movimento poi rimasto inebriato dall'agenda Draghi e ha iniziato a pensarla in modo opposto", ha detto Conte, intervenendo al Salone della Giustizia. Per poi aggiungere: "Il nostro ministro degli Esteri andò in tv e parlò contro il Movimento dicendo cose false come che volevamo uscire dalla Nato. Poi è stato candidato dal Pd. Sono tutti fatti noti".
I rapporti tra Di Maio e il M5s avevano iniziato a deteriorarsi a causa di posizioni differenti sulla guerra in Ucraina. Su questo tema, ha precisato Conte, la visione del Movimento è diversa anche da quella del Partito democratico: "Non possiamo nascondere che sul conflitto russo-ucraino abbiamo una visione diversa rispetto al Pd. Riteniamo che per aiutare la popolazione ucraina la soluzione è un negoziato di pace che richiede più coraggio rispetto al fatto di inviare armamenti"
Anche adesso, con il conflitto in Medio Oriente, l'ex presidente del Consiglio ha sottolineato la sua linea: "La soluzione non può essere dire consentiamo a Israele di bombardare Gaza e succeda quel che succeda. Bisogna rispettare il diritto umanitario internazionale, chiunque lo deve fare: le popolazioni civili inermi non possono essere oggetto di attacco".
Giuseppe Conte ha poi attaccato il governo sulla Manovra. "È sorprendente quello che troviamo in Manovra, quando ieri l'Istat ha detto che sono aumentate le persone in povertà assoluta. È un problema del governo, non può fare finta di niente". E ha concluso parlando del rapporto con Beppe Grillo: "Con Beppe Grillo ci sentiamo e ci confrontiamo costantemente, poi lui ha con noi anche un rapporto contrattuale e ci suggerisce aspetti comunicativi. Resta sempre il garante del nostro Movimento".