Giuliano Amato sarà presidente della commissione algoritmi sull’impatto dell’intelligenza artificiale
Per Giuliano Amato arriva un nuovo ruolo da presidente. Certo la poltrona non è paragonabile a quella del Consiglio dei ministri, né della Corte Costituzionale, ma per il giurista è il momento di guidare una neonata commissione, voluta fortemente dal governo Meloni. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario Alberto Barachini: "È cruciale analizzare a fondo l'utilizzo, lo sviluppo e le ricadute dell'intelligenza artificiale nel settore editoriale e dell'informazione – ha detto l'esponente del governo con la delega all'editoria – Di qui la scelta di istituire un Comitato presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria formato da esperti e professori universitari che studierà l'impatto di questa tecnologia sul mondo del giornalismo e delle news".
Questo comitato, già ribattezzato commissione algoritmi, sarà presieduto proprio da Giuliano Amato. Sarà composta da un folto gruppo di esperti – principalmente docenti universitari ma non solo – che avranno il compito di redigere una relazione da consegnare al governo. I lavori cominceranno subito, il prossimo 24 ottobre, e dovranno concludersi in tempo per i confronti in ambito europeo e internazionale, che il governo conta di affrontare relazione alla mano.
Il campo di ricerca non riguarda tutta l'intelligenza artificiale – sarebbe chiaramente troppo vasto – ma l'applicazione che può avere nel mercato editoriale. I rischi – confermati dalle storie che arrivano da tutto il mondo – sono molteplici. Nei mesi scorsi si è parlato a lungo di ChatGPT, della decisione di bloccarlo da parte del Garante della Privacy e delle potenzialità delle nuove tecnologie. Diversi articoli vengono già scritti dall'intelligenza artificiale che – nei test effettuati da Fanpage.it – ha persino superato l'esame di maturità alla fine dello scorso anno scolastico. Insomma, un tema delicato e difficile da trattare: toccherà a Giuliano Amato dare un'indicazione al governo su come affrontarlo.