Giulia Schiff non può tornare nell’Aeronautica: la decisione del Consiglio di Stato
L'ex allieva pilota della Accademia aeronautica di Pozzuoli Giulia Schiff, non rientrerà nell'Arma Azzurra. L'ordinanza del Consiglio di Stato, pubblicata ieri, ha respinto l'istanza cautelare con la quale era stata chiesta dalla stessa Schiff la sospensiva della sentenza del Tar del Lazio relativa alla sua espulsione dall'Aeronautica Militare, avvenuta nel 2018.
I giudici amministrativi di secondo grado hanno dunque respinto la richiesta della ex pilota in quanto "non risultano sufficientemente comprovati alcuni fondamentali e presupposti profili di fumus boni iuris" – e cioè secondo i giudici manca il diritto vantato dalla Schiff – "sia sotto il profilo dell’illegittima composizione della Commissione Permanente di Attitudine di cui all’art. 595 comma 4 d.p.r 90/2014, non trovando riscontro in alcuna disposizione di rango primario, sia sotto il profilo della evidente irragionevolezza del giudizio di inattitudine militare e professionale". Proprio la contestazione della composizione della Commissione che ha emesso il verdetto di "inattitudine militare" è uno dei punti portati avanti dalla difesa di Giulia. A ottobre 2021 è attesa comunque l'udienza di merito, con la decisione finale.
Secondo il legale che difende Giulia, Massimiliano Strampelli, l’espulsione dell'ex allieva sarebbe stata una conseguenza della denuncia degli atti di nonnismo subiti dalla 22enne durante il rito del battesimo del volo, avvenuto il 4 aprile 2018 presso il 70esimo Stormo di Latina. "Il provvedimento del Consiglio di Stato in nulla pregiudica le ragioni della Schiff rinviando ogni decisione a un ‘merito' a breve per salvaguardare l'interesse di Giulia ad una rapida definizione del procedimento. Ci sembra una soluzione comunque ragionevole", ha commentato Strampelli.
Per quel rito di iniziazione otto colleghi di corso di Giulia sono stati rinviati a giudizio per il reato continuato di lesione personale, pluriaggravato e in concorso. La prossima udienza si terrà il 23 settembre 2021 al tribunale militare di Roma, anche se il 12 giugno la Cassazione dovrà decidere se della vicenda è competente il tribunale di Roma o il tribunale di Latina (in questo secondo caso l'udienza sarebbe il 5 novembre). In questo processo il ministero della Difesa è responsabile civile.
Secondo l'avvocato Michela Scafetta, che difende cinque degli otto commilitoni, l'ordinanza è "una parziale sconfitta", che "date le premesse non sembra possa ribaltare la situazione": nonostante si attenda l'udienza di merito ad ottobre 2021 l'esito più probabile è l'addio definitivo di Giulia Schiff all'Aeronautica militare.