Giulia Sarti, l’appello del garante della Privacy: “Non diffondere immagini intime”
La solidarietà arriva da tutti i gruppi politici: Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pd e Leu. Solidarietà alla deputata Cinque Stelle, Giulia Sarti, viene espressa anche dal presidente della Camera, Roberto Fico. Tutti in difesa della parlamentare di cui, nelle ultime ore, si parla perché starebbero circolando filmati hard. Il centro del dibattito non è più il caso Rimborspoli, che con la politica ha a che fare. Ma un tema che non ha alcuna rilevanza da un punto di vista politico. Se non per il rischio di ricatto per la deputata, vittima della situazione. Non a caso si è espresso sul caso anche il garante della Privacy, Antonello Soro, chiedendo ai media di non diffondere le immagini private della deputata: “Con riferimento a notizie relative alla possibile circolazione di immagini molto personali della deputata M5s Giulia Sarti, richiama l’attenzione dei mezzi di informazione al rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e del codice deontologico dei giornalisti. Tali regole impongono al giornalista di astenersi dal diffondere dati riguardanti la sfera intima di una persona per il solo fatto che si tratti di un personaggio noto o che eserciti funzioni pubbliche, richiedendo invece il pieno rispetto della sua vita privata quando le notizie o i dati non hanno rilievo sul suo ruolo e sulla sua vita pubblica”.
La Sarti era già finita al centro di un caso simile, nel 2013, quando le fu hackerata la mail e sarebbero state diffuse alcune sue immagini intime. Ora circolerebbero nuove foto intime. Che rinascono dal caso Rimborsopoli, che hanno portato alle dimissioni della Sarti da presidente della commissione Giustizia e la sua autosospensione dal M5s. Lei aveva denunciato il suo ex compagno Bogdan Tibusche per appropriazione indebita. Ma il tribunale di Rimini ha archiviato le accuse a carico dell'uomo. Tibusche ha parlato con Le Iene, in un’intervista che però non si è concentrata sul caso Rimborsopoli, ma sulle telecamere che la deputata avrebbe installato nella sua casa: un sistema di videosorveglianza presente in tutta la casa, ha spiegato l’ex collaboratore della deputata.
Il giornalista delle Iene, Filippo Roma, ha cercato di chiarire la vicenda oggi alla trasmissione Un Giorno da Pecora, su Radio 1: “Stanno circolando due tipi di cose. Le vecchie foto dell’onorevole Sarti, a suo tempo rubate dall’hacker, e ora nuovamente in circolo. E poi c’è un filmato fake, un video con una ragazza dai capelli mori che non c’entra nulla con la Sarti, non è lei e nemmeno le somiglia, che si accoppia con un tizio e viene filmata con un cellulare”.
La solidarietà dal mondo politico
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha parlato di un fatto “vergognoso”: “La diffusione di immagini private è un atto vigliacco. A Giulia la solidarietà mia e quella della Camera dei deputati”. Solidarietà anche dai capigruppo del M5s alla Camera e al Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli: “Vergognoso quanto sta accadendo in queste ore, condanniamo senza alcuna esitazione la diffusione di immagini della vita privata della collega Giulia Sarti. Atteggiamenti meschini che mirano a fare del male ‘gratuitamente’ a Giulia”. Si esprime anche il Pd con Ettore Rosato: “Diffondere immagini private per vendetta o per un fare volgare giornalismo è una barbarie dei nostri tempi che va condannata senza esitazioni e va fermata”.
Interviene anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: “A prescindere dalle idee politiche o dalle interpretazioni della vicenda, è deplorevole e inconcepibile che vengano divulgati dettagli della propria intimità. Una violenza sulla quale mi aspetto una condanna netta da parte di tutta la politica italiana”. E la condanna arriva anche da Forza Italia, con Mara Carfagna: “Voglio manifestare con forza la mia solidarietà a Giulia Sarti per il vergognoso atto di cyber-bullismo ai suoi danni. Non ho parole per esprimere il mio totale disprezzo per chi ha organizzato un attacco così infame”.
Laura Boldrini, ex presidente della Camera e deputata di Leu, afferma: “L’intimità e la vita privata non possono e non debbono diventare mezzi attraverso cui intimidire o minacciare una persona. Quello che sta accadendo a Giulia Sarti è indecente, a lei va la mia solidarietà. Non si può tollerare la diffusione di immagini intime senza il consenso della persona interessata. Basta Revenge porn”. Commenta il ministro della Salute, Giulia Grillo: “La macelleria mediatica che sta subendo Giulia Sarti è indegna di un paese civile. La sua vita privata non ha nulla a che vedere con il caso delle restituzioni. Si vergogni chi si è fatto strumento di tanta nefandezza”.