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Gite scolastiche a prezzi accessibili e libri di testo gratis, Verdi e Sinistra presentano un ddl

L’Alleanza Verdi-Sinistra ha presentato oggi a Montecitorio la sua proposta di legge per la scuola: ci sono due misure per alleggerire il costo delle gite scolastiche e una per garantire libri di testo gratis a chi ne ha bisogno. Per finanziarle, via alla sugar tax sulle bevande zuccherate.
A cura di Luca Pons
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Un fondo di solidarietà da dedicare alle gite, gestito dal ministero dell'Istruzione, per permettere a tutte le studentesse e gli studenti di partecipare ai viaggi d'istruzione senza doversi preoccupare delle spese. Questa è una delle tre proposte contenute nel disegno di legge che oggi l'Alleanza Verdi-Sinistra ha presentato alla Camera. Le altre due sono estendere la Carta della cultura anche alle gite e rendere gratuiti i libri di testo per le famiglie con un Isee al di sotto dei 35mila euro.

In particolare, per le gite si vorrebbe intervenire rendendole gratuite per le studentesse e gli studenti che hanno un Isee molto basso – sotto i 7.500 euro  – e poi ridurre parzialmente il costo, usando l'apposito fondo, per chi a un indicatore fino a 35mila euro. Per pagare questa misura, la proposta sarebbe di inserire la sugar tax: un'imposta sulle bevande zuccherate che il governo ha rimandato a fine 2022.

Per pagare le spese, poi, chi è maggiorenne potrebbe anche usare la Carta della cultura, cioè il bonus 18enne ideato dal governo Meloni e in vigore dal prossimo anno. La capogruppo di Avs nella commissione Scuola alla Camera, Elisabetta Piccolotti, ha spiegato che lo scopo dell'ultima proposta, quella dei libri di testo gratuiti, è fondamentale per superare "i vari divari e disuguaglianze tra studenti".

I prezzi delle gite scolastiche sono aumentati moltissimo negli ultimi anni, tanto che nel 2023 quasi la metà degli studenti delle scuole secondarie non farà il viaggio di istruzione perché la scuola non l'ha organizzato, come ha mostrato una ricerca del portale Skuola.net. Tra chi invece ha rinunciato alla gita, quasi uno su quattro lo ha fatto per motivi economici. Per sostenere la proposta di legge, l'Alleanza Verdi-Sinistra ha lanciato anche una campagna di raccolta firme.

Piccolotti a Fanpage: "Bene i fondi del governo per le gite, ma serve molto di più"

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato che il suo ministero ha stanziato 50 milioni di euro per il prossimo anno, il 2023/24, per permettere lo svolgimento dei viaggi d'istruzione. Saranno assegnati alle scuole, e loro li utilizzeranno in modo che il maggior numero di studenti possa partecipare.

Raggiunta da Fanpage.it, Elisabetta Piccolotti ha commentato: "Da più di un mese avevamo portato all'attenzione della maggioranza e del Governo il problema delle gite scolastiche. Circa il 45% degli studenti e delle studentesse rinuncia ai viaggi di istruzione perché sono troppo cari. Una rinuncia dolorosa e frustrante per milioni di ragazze e ragazzi costretti a rinunciare a un momento di crescita culturale e personale".

La scelta di Valditara quindi è "una piccola vittoria", ma "non è abbastanza", perché ci sono "altri temi su cui agire: mense, trasporto pubblico, libri scolastici gratuiti per tutte e tutti, edilizia scolastica all'altezza delle aspettative da Nord a Sud". Di fondi "ne servirebbero tanti tanti di più", e si potrebbero ottenere "con un fisco più equo, più progressivo e più attento a premiare chi risparmia emissioni a discapito di chi inquina".

Alla conferenza stampa era presente anche il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, che ha commentato le dichiarazioni di Giorgia Meloni sulla creazione di un liceo del Made in Italy. "In quell'affermazione c'è lo specchio di un grande problema che fa vedere una doppia ipocrisia del governo. La Meloni parla del liceo agrario ma tace sulle condizioni di lavoro di quel mondo in cui si concentra spesso il lavoro povero. Poi parla di sbocchi professionali, dando l'idea che la scuola serva a formare solo lavoratrici e lavoratori".

"Oggi il governo si è dilettato in improbabili dichiarazioni sul mondo della scuola", ha continuato Fratoianni. "Prima il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha decretato la fine della pacchia dei licei, poi la Meloni sul liceo del Made in Italy. Vorrei sapere se ha avvertito anche Rampelli, la premier rischierebbe fino a 100mila euro di multa nell'ipotetica legge di Rampelli" sui termini stranieri.

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