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Inchiesta in Liguria e arresto di Giovanni Toti

Giovanni Toti va Roma per incontrare gli alleati politici e parlare del candidato del cdx in Liguria

Giovanni Toti è nella Capitale, dove ha già incontrato il leader del suo partito e Matteo Salvini per fare il punto sulla situazione in Liguria, a pochi mesi dalle elezioni. Dopo le dimissioni del governatore, che il prossimo 5 novembre andrà a processo per corruzione e finanziamento illecito, circola il nome di Edoardo Rixi come possibile candidato del centrodestra. Ma nulla è stato ancora deciso.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo la revoca dei domiciliari Giovanni Toti non ha perso tempo e ha iniziato a incontrare gli alleati politici per fare il punto sul futuro della Regione Liguria, con le elezioni fissate tra pochi mesi. Precisamente, tra il 27 e il 28 ottobre. Il governatore dimissionario – che andrà a processo per corruzione e finanziamento illecito il prossimo 5 novembre – oggi è sceso nella Capitale, dove ha incontrato il leader del suo partito – Maurizio Lupi, di Noi Moderati – e Matteo Salvini. "È bello incontrare tanti amici, alcuni dei quali mi sono stati particolarmente vicini. Oltre evidentemente al gruppo di Noi Moderati che sono amici fraterni, anche la Lega di Salvini, gli stessi Fratelli d’Italia. Poi nel pomeriggio, a differenza di quello che qualcuno dice, incontrerò anche Forza Italia (partito che ha lasciato nel 2019 dopo anni di militanza, ndr) a cui voglio bene. Più saluti e ringraziamenti che altro, poi inizierà qualche ragionamento anche sulla campagna delle regionali", ha commentato Toti accerchiato dai cronisti a Roma.

Elezioni in Liguria, perché si sta facendo il nome di Rixi

Il primo incontro è stato quello con Lupi, che ha sottolineato l'importanza di concentrare gli sforzi sul futuro della Regione Liguria, rivendicando allo stesso tempo il lavoro fatto finora: "Oggi iniziano gli incontri e il lavoro politico vero, dobbiamo rivendicare il buon governo della Regione Liguria e andare alle elezioni per riconfermare il centrodestra al governo. Dovremo scegliere il miglior candidato che possa rappresentare questa continuità di buon governo e anche, com'era già previsto, una prospettiva di futuro perché comunque il terzo mandato non non si poteva fare".

Il nome circolato negli ultimi giorni come possibile candidato del centrodestra è quello del leghista Edoardo Rixi, oggi viceministro delle Infrastrutture. "L'obiettivo intanto sarebbe dirlo a Rixi. Come sapete, ho la massima stima di Edoardo. Abbiamo cominciato l'avventura insieme in Regione e sta facendo uno straordinario lavoro per il territorio come viceministro per le Infrastrutture. Ha molti impegni e cose da fare anche in Liguria con il ruolo che ha attualmente. Capisco i suoi dubbi e le sue perplessità", ha commentato Toti. Che, dopo Lupi, è andato proprio al ministero dei Trasporti per incontrare Matteo Salvini. Anche Rixi era presente al colloquio.

Toti incontra Salvini a Roma, non vede invece Meloni

Dopo l'incontro con Matteo Salvini la Lega ha pubblicato una nota, sottolineando come sia stata l'occasione "per fare il punto della situazione sulla Regione Liguria: non solo dal punto di vista delle infrastrutture e dello sviluppo economico, ma anche considerando le elezioni che il centrodestra è determinato a vincerei". E ancora: "La Liguria ha registrato nell'ultimo triennio una crescita record, oltre la media nazionale in diversi settori chiave seconda regione d'Italia per crescita del reddito pro capite, quarta per crescita del Pil, tra le prime cinque per crescita dell'occupazione. Negli ultimi anni, hanno convenuto Salvini e Toti, la Liguria ha fatto passi da gigante anche in termini di investimenti e nuove opere: un patrimonio che non può essere disperso".

Toti ha fatto sapere di non aver sentito Giorgia Meloni in queste ore: "È la presidente del Consiglio, direi che ha cose più importanti da fare. È stata in giro, prima in Cina poi a Parigi. Senza nulla togliere a Genova, penso il vertice Italia-Cina abbia la priorità. Certamente ci sentiremo poi". Non ci sarà, almeno per oggi, nemmeno l'incontro con il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani: "Prima o poi lo sentirò di sicuro. Oggi con Tajani non siamo riusciti a organizzare per questioni di agenda. Per uno che fa il ministro degli Esteri e vicepremier in un momento non facile per il mondo, credo che la Liguria venga un po' dopo il Libano, la Palestina, com'è giusto che sia".

Tajani: "Processo a Toti rischia di influenzare il voto"

Da parte sua Tajani oggi è comunque intervenuto nel dibattito sul possibile successore di Toti alla guida della Liguria, affermando che Forza Italia è sempre pronta a discutere delle candidature e che queste devono essere condivise. Sul nome di Rixi ha sottolineato: "Noi cerchiamo un candidato vincente e non è questione di appartenenza: Rixi è un candidato autorevole, così come lo sarebbe il sindaco uscente di Rapallo, Bagnasco, nostro segretario regionale che ha anche molto consenso secondo gli ultimi sondaggi. Siamo pronti ad ascoltare e valutare tutte le ipotesi senza pregiudizi nei confronti degli altri, ma non li vogliamo neanche nei nostri confronti. E questo vale per ogni Regione". Il leader azzurro ha anche sottolineato che comunque Toti oggi incontrerà Maurizio Gasparri, che è responsabile per gli enti locali del partito. "Ma non è il tavolo della trattativa. Non è Toti che decide", ha aggiunto.

Per poi sottolineare come il processo all'orami ex governatore rischi di influenzare la campagna elettorale e il voto: "Trovo singolare che si faccia un processo durante le elezioni. Mi lascia per perplesso, così si tenta di condizionare un voto quando credo che la stragrande maggioranza dei magistrati italiani avrebbe fatto scelte diverse da quanto avvenuto in Liguria. Tra l'altro il candidato avversario è l'ex ministro della Giustizia", ha detto. Il centrosinistra ha infatti deciso di candidare l'ex Guardasigilli, Andrea Orlando. "È tutto un po' troppo politicizzato. E se Toti viene assolto che succede? Viene chiamato e rimesso a fare il governatore? Una parte minoritaria della magistratura non può sostituirsi alla politica, chi guida le istituzioni viene eletto dal popolo, non ha vinto un concorso", ha concluso Tajani.

Cosa ha detto Toti sul suo futuro politico e sull'immunità

Sul suo futuro politico Toti si è mantenuto piuttosto vago. "Dopo Roma, farò qualche giorno in famiglia a fare le ferie e non ovviamente chiuso nel giardino di casa. Sul mio futuro politico non lo so. Vediamo se ci sarà un futuro politico". Infine, ha salutato i cronisti affermando che ci sia bisogno di più immunità per chi fa politica: "Io credo che le immunità della politica siano calate oltre ogni limite. Seguendo un certo populismo e giustiziamo si ritiene che chi fa politica abbia privilegi in sé ma in realtà sono privilegi del potere popolare che li rappresenta. Credo quindi non solo che servirebbe un allargamento delle immunità, dai parlamentari ai ministri, ma questo vale anche per sindaci e governatori come del resto la nostra divisione dei poteri e la nostra legislazione prevedevano prima di Mani pulite".

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