video suggerito
video suggerito
Inchiesta in Liguria e arresto di Giovanni Toti

Giovanni Toti torna libero, revocati gli arresti domiciliari per l’ex presidente della Liguria

Giovanni Toti lascia gli arresti domiciliari: dopo più di 80 giorni, la giudice per le indagini preliminari della Procura di Genova ha stabilito la fine della misura cautelare per l’ex presidente della Regione Liguria. Dopo le dimissioni, non c’era più il rischio che ripetesse il reato.
A cura di Luca Pons
57 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è tornato in libertà. Dopo oltre 80 giorni – dal 7 maggio – la giudice per le indagini preliminari della Procura di genova Paola Faggioni ha accolto la richiesta di revocare gli arresti domiciliari presentata dal suo legale, Stefano Savi. Giovanni Toti quindi potrà uscire dalla sua villa ad Ameglia (provincia di La Spezia) quando saranno state disposte le pratiche burocratiche.

Alla base della decisione c'è il fatto che, dopo le dimissioni da presidente di Regione, per la giudice Toti non presentava più il rischio di reiterare il reato di cui è accusato. La decisione era prevista, dato che ieri era arrivato il parere favorevole anche della Procura.

Lo stesso Toti è tornato a parlare direttamente sui social: "Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca", ha scritto. "In giunta siamo tutti contenti", ha commentato il presidente ad interim della Liguria Alessandro Piana: "Spiace solo che questa decisione sia arrivata dopo le dimissioni". Toti è "libero senza restrizioni", ha spiegato l'avvocato  Savi. L'ex presidente "ha accolto con soddisfazione la notizia e riprenderà la sua vita ordinaria da uomo libero", ha detto il legale, sottolineando che potrà fare "tutto quello che fa un libero cittadino, anche politica".

Le prime parole di Toti dopo la fine dei domiciliari

"Sono mancato per un po’, e soprattutto mi siete mancati tanto". Con queste parole sui social Giovanni Toti è tornato a parlare ai cittadini dopo 86 giorni ai domiciliari. "Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca", ha scritto, dicendo che in questi tre mesi c'è stato "un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra".

L'ex presidente ligure ha criticato coloro che "ritengono di usare opportunisticamente la giustizia a scopo politico", e ha affermato che è in atto un "confronto tra la giustizia e il potere sovrano che discende dal popolo", perché "l’autonomia della politica, come quella della giustizia, dovrebbero essere un patrimonio di tutti". Toti ha parlato anche delle sue dimissioni: "Ora tocca ai cittadini decidere invece la sorte della nostra terra: andare avanti con la Liguria protagonista che abbiamo costruito, o consegnarla alla cappa grigia dell’ipocrisia, della cultura del sospetto, dell’immobilismo, della doppia morale capace di oscurare già in questi giorni anche il fulgido sole di agosto".

Perché Giovanni Toti è stato liberato

Toti si trovava ai domiciliari dal 7 maggio di quest'anno per due diverse accuse: la prima di corruzione, la seconda di finanziamenti illeciti. Quando i legali dell'allora presidente avevano presentato ricorso questo era stato respinto dal Tribunale del Riesame proprio perché si temeva che se fosse tornato in libertà avrebbe potuto ripetere i reati di cui è accusato.

Come si legge nell'ordinanza, invece, per quanto ora permangano "in elevato grado, gravi indizi di colpevolezza", e nonostante "l'estrema gravità delle condotte criminose", proprio le dimissioni hanno fatto sì che possano "considerarsi sensibilmente affievolite le esigenze cautelari ". Insomma, dato che Toti si è dimesso e non occupa più una posizione di potere, non c'è più il rischio che reiteri i reati in questione

Un ragionamento che però la destra ha criticato. Tra le prime figure politiche a commentare c'è stata la ministra Daniela Santanchè: "Missione compiuta. Toti torna libero dopo essere stato costretto alle dimissioni", ha scritto sui social.

Cosa succede ora al processo e alle elezioni in Liguria

Dopo la liberazione dai domiciliari, continua la vicenda giudiziaria. Pochi giorni fa la Procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato, e per questo è probabile che se la gip riconosce che ci sono le condizioni si arriverà alla prima udienza già tra ottobre e novembre.

In parallelo, sul fronte politico prosegue la corsa verso le elezioni regionali: la data proposta dalla Regione è quella di domenica 27 e lunedì 28 ottobre. Sarà confermata a meno che non intervenga il governo, decidendo ad esempio di accorparla con il voto dell'Emilia-Romagna.

Per quanto riguarda i candidati, non ci sono ufficialità. Il centrosinistra sembra orientato verso l'ex ministro Andrea Orlando, che non ha ancora avuto il sostegno esplicito del Movimento 5 stelle. Il centrodestra ha detto di star cercando un candidato "civico", ma non ci sono nomi per il momento. "In Liguria abbiamo governato bene in questi nove anni. Era una Regione ferma e ha ripreso a correre. Non abbiamo intenzione di imporre candidati", ha detto il responsabile organizzato e deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.

57 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views