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Giorno della Memoria, Napolitano: “Vigilare su intolleranza”

In occasione della Giornata dell Memoria, che ricorda tutte le vittime della Shoah, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha tenuto un lungo discorso al Quirinale dove avvisa i giovani di “ricordare cosa accadde e come ci si arrivò”.
A cura di Cristian Basile
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"Il primo seme avvelenato, il primo germe distruttivo e' quello dell'intolleranza, del nazionalismo e del populismo che si traducono in demonizzazione e in odio del diverso e dello straniero". E' quanto afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,  nel corso della celebrazione al Quirinale del "Giorno della Memoria" in onore delle vittime della Shoah, ricordando la nascita dei totalitarismi e delle leggi razziali.

"Si arrivò a tanto – afferma il capo dello Stato – per l'estrema e criminale degenerazione del totalitarismo nazista" senza dimenticare che "orrende degenerazioni conobbe anche l'altro totalitarismo del Novecento, quello sovietico". Napolitano evoca l'esigenza di avere "attenzione, vigilanza e pronte reazioni, dovunque si manifesti" questo "germe distruttivo'‘ avvisando che "semi avvelenati" possono nascere "dovunque e in qualsiasi forma, anche in Paesi che si sono dati dichiarazioni di principi e Costituzioni democratiche. I principi devono farsi vivere, devono sempre richiamarsi, perche' siano pienamente rispettati".

"Nulla – ribadisce il presidente della Repubblica – se non un cieco razzismo persecutorio, poteva motivare l'espulsione, decretata dal fascismo, degli ebrei e delle loro comunita' dal consorzio civile italiano e da ogni residua garanzia di diritti basilari" sottolineando inoltre che "è importante che questi ultimi anni si siano riaccesi i riflettori sulle aberranti leggi del 1938, che se ne sia fatto un tema di severa rievocazione e denuncia, specie tra i giovani e nelle scuole. Non si può mai apprezzare abbastanza l'impegno ormai costante e sempre più diffuso a promuovere in ogni grado del sistema scolastico lo studio e l'approfondimento della mostruosa vicenda della Shoah, delle premesse e delle componenti di un aberrante iter ideologico e politico, che approdo' a quello spaventoso esito di sterminio di inermi innocenti, perchè conta sapere e ricordare non solo cosa accadde ma come ci si arrivo'".

Infine il Capo dello Stato, nell'anno del 150.mo anniversario dell'Unita' d'Italia, ha ricordato il prezioso contributo che gli ebrei diedero all'Unità d'Italia come "patrioti risorgimentali".

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