Giorgio Napolitano si è dimesso
Come vi avevamo anticipato qualche settimana fa, Giorgio Napolitano ha comunicato le sue dimissioni dalla Presidenza della Repubblica, proprio il giorno dopo la fine del semestre italiano di Presidenza dell'Unione Europea. Rivolgendosi direttamente agli italiani nel discorso di fine anno, il Capo dello Stato aveva già anticipato la sua decisione, peraltro lungamente ragionata e comunicata agli amici più cari da qualche mese, di lasciare il Quirinale e di ritirarsi a vita privata, anche a causa della sua età avanzata.
Si conclude così dopo oltre un anno e mezzo il secondo mandato di Napolitano, caso unico di Presidente rieletto nella storia della Repubblica Italiana. Un secondo mandato che ha preso il via “tecnicamente” il 22 aprile del 2013 dopo la ratifica delle sue dimissioni dal primo mandato: il voto del Parlamento, con 738 sì era invece arrivato due giorni prima, il 20 aprile, a chiusura di una lunga e turbolenta fase di instabilità politica generata dalla “non vittoria” delle elezioni politiche da parte dello schieramento di centrosinistra e dall’incapacità delle forze parlamentari di trovare un accordo su un nome condiviso per l’elezione al Quirinale.
Della data della sua elezione, resterà come documento storico di indiscutibile valore, il discorso durissimo tenuto al Parlamento: un puntuale elenco delle gravissime responsabilità della politica, interrotto più volte dagli scroscianti applausi di deputati, senatori e delegati regionali e intervallato da lunghi attimi di commozione del Capo dello Stato. Un intervento seguito dalla decisione di avviare le consultazioni prima di affidare il mandato per la formazione dell'esecutivo ad Enrico Letta, con il sostegno iniziale dei parlamentari eletti nel Popolo della Libertà (prima della scissione del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano e successivamente della sostituzione di Letta con Matteo Renzi).
Questo lo stringato comunicato del Quirinale:
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato questa mattina, alle ore 10.35, l'atto di dimissioni dalla carica. Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, sta provvedendo a darne ufficiale comunicazione ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e al Presidente del Consiglio dei Ministri.