Giorgia Meloni lancia la “coalizione dei patrioti”: “Aperti anche a centro non renziano”
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, lancia la “coalizione dei patrioti”: “una proposta politica da siglare assieme” con la coalizione di centrodestra che verrà presentata alla festa di Atreju il 22 settembre. In un’intervista al Corriere della Sera, la Meloni apre anche ai nuovi centristi, quelli rappresentati da Parisi o Quagliarello, coloro che hanno “condotto con noi la battaglia referendaria, mentre chi è stato folgorato sulla via di Damasco potrebbe ricandidarsi col partito che ha lasciato, Forza Italia”.
La presidente di FdI chiude ad alleanze con Angelino Alfano e la sua Alternativa Popolare, pur senza nominarli mai esplicitamente: “Ho qualche dubbio che saremmo credibili se ad organizzare un centro moderato saranno quelli che hanno governato con Renzi fino a ieri”. In ogni caso, secondo la Meloni, “se si va ad una coalizione, più anime si rappresentano e meglio è. Accanto a Forza Italia che è il centro liberale, la Lega che porta avanti le istanze del Nord, FdI che si batte per il patriottismo nazionale, si può aggiungere un centro moderato”.
La coalizione che propone la Meloni potrà comprendere al suo interno “chi voglia difendere l’interesse nazionale, il nostro lavoro, le nostre imprese, i nostri confini, le nostre famiglie e tradizioni”. “Il contrario – è l’argomento cui ricorre l’ex candidata a sindaco di Roma – di quello che è avvenuto negli ultimi anni, con Renzi che ha fatto tutto il possibile per mettere i bastoni tra le ruote alle aziende italiane, basti ricordare l’accordo sul libero scambio Ceta che massacra la nostra economia”. L’idea è quella di lavorare per un “serio programma” con Lega, Forza Italia e “con le tante proposte civiche che crescono sul territorio e che non hanno affatto solo un’impronta centrista: anzi noi crediamo che FdI possa essere naturale interlocutore di queste esperienze”.
L’intervista del Corriere a Giorgia Meloni si apre sui sondaggi che danno il suo partito al 5%, risultato che si deve al fatto – secondo la presidente di FdI – che “siamo gli unici ad avere tenuto la barra dritta, a differenza di chi ha corteggiato Renzi o flirtato con Grillo”. La Meloni vuole un centrodestra unito “senza ambiguità” e comprensivo anche di nascenti formazioni centriste guidate da “quelli che ci hanno scelto quando era più difficile: prima del referendum, e non all’ultimo momento utile”.
“Sostenere un sistema elettorale proporzionale è da pazzi”, argomenta la Meloni in merito alla legge elettorale che va approvata prima della fine della legislatura. “Quando con un meccanismo maggioritario e unendoci su un programma concreto e serio possiamo crescere anche oltre il 35%, sostenere il proporzionale è da pazzi”, spiega. Ma ora sembra che “il tema del premio di governabilità sia più cuore a tutti”, aggiunge ancora ricordando che “la scorsa settimana c’è stata un’utile e positiva riunione fra i capigruppo di tutti i partiti del centrodestra sul tema della legge elettorale per cercare una proposta unitaria, ed è un passo importante. Evidentemente, anche Berlusconi si è accorto che ormai Renzi è bollito, e che rischiava di rimanere solo lui a volerlo ancora a palazzo Chigi… Speriamo non cambi ancora idea, ma noi andremo avanti comunque su questa strada”.