Giorgia Meloni dice che togliere obbligo Pos e tetto al contante non favorisce gli evasori
"Giro sempre con un quaderno perché io mi scrivo tutto, le mie idee e quello che devo fare. Ho deciso di aprire i miei appunti per raccontare il lavoro che abbiamo fatto durante la settimana e per dare qualche risposta, perché non abbiamo problema a rispondere su nulla": così in un video diffuso sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato una rubrica per discutere delle misure realizzate dal governo. Nella prima puntata la leader di Fratelli d'Italia ha parlato chiaramente del contrasto al caro energia e dei provvedimenti inseriti nella manovra. "Abbiamo stanziato circa 30 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese contro i rincari. Il tema dell'indipendenza energetica è importante: abbiamo sbloccato alcune concessione per l'estrazione di gas, perché è fondamentale produrre energia", ha detto Meloni.
Parlando poi delle misure inserite nella manovra, la presidente del Consiglio si è concentrata sull'aumento del tetto al contate. Un provvedimento approvato dal governo, che però sarebbe sotto la lente dei tecnici europei: "Il tetto al contante sfavorisce la nostra economia: siamo in un mercato europeo, il tetto ha senso solo se ce lo hanno tutti. In Europa ci sono tanti diversi tetti al contante, e nazioni che non ce l'hanno. La Germania non ha un tetto al contante, l'Austria che confina con l'Italia nemmeno. Chi ha contante da spendere preferisce andare a farlo in altre nazioni", ha detto.
Inoltre, ha poi proseguito Meloni, "negli ultimi 10 anni l'anno in cui si è registrato il più basso tasso di evasione è stato il 2010, quando il tetto al contante era di 5mila euro, per cui è falso dire che la possibilità di usare moneta contante favorisca l'evasione". E ancora: "Più è basso il tetto al contante e più si rischia l'evasione perché se io non posso spendere legalmente delle somme, che ho per mille ragioni, tenderò a farlo in nero. Quindi più abbassi il tetto al contante più favorisci l'evasione, più fai salire il tetto meno favorisci l'evasione".
Meloni ha anche parlato del reddito di cittadinanza, ripetendo quanto sostenuto fin dalla campagna elettorale: "Non vogliamo mantenere le persone in condizione di povertà con il Reddito di Cittadinanza, vogliamo aiutarle a trovare lavoro. Voglio aiutare persone a uscire dalla povertà con il lavoro: il lavoro porta ovunque, il Reddito di cittadinanza ti tiene dove sei, non c'è scampo", ha detto.
E ancora: "Voglio regalare la dignità del lavoro a tante persone che non meritano di essere mantenute da certi politici che poi vanno in campagna elettorale a cercare di riprendere indietro quello che sono convinti di aver dato. Io non voglio che gente sia costretta a votarmi, voglio che la gente mi voti per scelta".
La presidente del Consiglio ha poi aggiunto: "Ovviamente tutto è oggetto di polemiche, la sinistra non è d'accordo con la nostra impostazione economica, e meno male. Io sono molto contenta di una manovra finanziaria fatta in tempi impossibili".
Sulla guerra in Ucraina, la leader FdI ha precisato, parlando del provvedimento che riguarda la raffineria siciliana Isab-Lukoil: "Una materia strategica come il petrolio rischiava di finire nel calderone delle sanzioni contro la Russia. Noi continueremo a difendere l'Ucraina ma non scaricheremo i costi sui cittadini. A maggior ragione credevamo fosse necessario mettere in sicurezza questa azienda".