Giorgia Meloni dice che le leggi razziali contro gli ebrei furono un’ignominia
Le parole di Giorgia Meloni alla cerimonia per la festa dell'Hannukkah, al museo ebraico di Roma, aiutano a mettere a tacere le ambiguità sul fascismo: a dirlo è Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica nella capitale, che si è rivolta direttamente alla presidente del Consiglio, la quale pochi minuti prima aveva riconosciuto "l'ignominia delle leggi razziali" e la resilienza del popolo ebraico nonostante le atrocità sofferte.
"Ho apprezzato molto le sue parole nel discorso di insediamento e alla cerimonia per i giornalisti ebrei espulsi dall'Ordine – ha detto Dureghello – Non perché non conoscessi le sue posizioni già da prima che ricoprisse questo incarico, ma perché ritengo che nel suo ruolo di presidente del Consiglio queste parole contribuiscano a contrastare definitivamente le ambiguità che in una parte del Paese sono ancora presenti sul fascismo e sulle sue responsabilità".
Meloni, da parte sua, aveva definito "estremamente prezioso ricordare che senza quello che ci definisce e che da profondità alle nostre esistenze, non possiamo avere né la forza né la consapevolezza né le ragioni giuste per affrontare adeguatamente le sfide". Per poi aggiungere: "Il popolo ebraico l'ha sempre saputo, più di tanti altri e questa è la ragione per cui la sua identità e le sue tradizioni sono ancora così vive ed è stata proprio questa capacità che ha reso il popolo ebraico così resiliente, pur avendo attraversato tante difficoltà atrocità, compresa l'ignominia delle leggi razziali, per quello che ci riguarda".
E ancora: "L'identità non è escludente: il fatto di essere fieri delle nostre tradizioni non ci impedisce di contaminare e contaminarci. Questa è l'altra grande forza che voi rappresentate, perché siete parte fondamentale dell'identità anche italiana. Il vostro valore aggiunto è diventato parte di quello che tutti siamo".
La presidente del Consiglio, commuovendosi durante la cerimonia e ringraziando Dureghello per l'invito, ha poi continuato parlando anche dell'Ucraina: "Diamo la libertà come una cosa scontata, una cosa dovuta. La nostra libertà non è scontata, è qualcosa che si può perdere ogni giorno se non si difende. Lo vediamo in Ucraina, un popolo coraggioso e resistente, nessuno pensava che avrebbero resistito".
Infine, Meloni ha concluso annunciando che anche se al momento non è calendarizzato, il viaggio in Israele sarà uno dei prossimi che farà: "Speriamo nei primi mesi del prossimo anno".