video suggerito
video suggerito
News sul salario minimo in Italia

Giorgia Meloni contro il salario minimo: “Stipendi da fame, ma è più utile taglio del cuneo fiscale”

Giorgia Meloni è intervenuta al festival dell’Economia a Trento. E, tra le altre cose, ha parlato anche del salario minimo: “È iniziativa buona sul piano filosofico, ma rischia di essere boomerang. È più utile il taglio del cuneo fiscale, che per noi è una priorità. Lo renderemo strutturale e lo allargheremo”.
A cura di Annalisa Girardi
268 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Il taglio della tassazione sul lavoro per noi è una priorità. Noi tra la legge di Bilancio e il decreto Lavoro abbiamo tagliato di 7 punti la tassazione per i redditi fino a 25 mila euro. Soprattutto in un periodo di inflazione galoppante, è impatto importante. Ovviamente non è tutto, vogliamo rendere questi provvedimenti strutturali e cercare di allargarli": lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al festival dell'Economia di Trento.

Rispetto alle critiche dell'opposizione, su questo tema, la leader di Fratelli d'Italia ha aggiunto: "Non si può sostenere allo stesso tempo che abbiamo dei salari da fame, che c'è il problema dell'inflazione, che bisogna mettere più soldi in tasca ai lavoratori e che addirittura bisogna immaginare un salario minimo legale, e poi dire che è inutile abbassare il cuneo contributivo. Io credo che sia molto più inutile il salario minimo, che è un'iniziativa buona sul piano filosofico, ma che rischia poi di essere un boomerang". Meloni ha poi spiegato: "Noi in Italia abbiamo la contrattazione collettiva. Quando noi introduciamo un salario minimo per legge, quel parametro diventa aggiuntivo e quindi di maggior tutela, o sostitutivo e quindi di minore tutela? Io sto cercando di fare una cosa più concreta".

E ancora: "Sappiamo che questo è un periodo difficile, voglio che i lavoratori sappiano che riconosceremo il fatto che in questa stagione si stanno rimboccando le maniche, è il messaggio più potente che si può dare". Continuando a parlare della riforma fiscale, Meloni ha detto: "Con il disegno di legge delega abbiamo messo le basi per un riordino fiscale. Noi vogliamo realizzare una riforma che intervenga su tutti gli ambiti del sistema e semplificare il sistema, cosa che ritengo fondamentale. Dobbiamo partire da un diverso rapporto tra Stato e cittadino, la percezione è che Stato e cittadini sono avversari".

Per poi sottolineare: "Sul tema del contrasto all'evasione abbiamo fatto decine di norme, ma questo approccio finora non ha funzionato. Non vogliamo gettare la spugna, abbiamo assunto più personale all'Agenzia delle Entrate, non penso che lo Stato debba fare caccia al gettito". Sulle riforme costituzionali, la leader di Fratelli d'Italia ha sottolineato che il governo è intenzionato ad andare avanti: "na riforma seria delle istituzioni dello Stato è fondamentale, partendo da due principi e due punti irrinunciabili: la stabilità dei governi e della legislatura, la cosa economicamente più potente che puoi costruire per questa nazione e rispetto del risultato delle urne". Infine, sull'Autonomia, ha concluso: "Rafforzerà la coesione nazionale perché introdurremo i livelli essenziali di prestazioni e rafforzeremo le competenze di quelle Regioni che dimostrano di saper spendere meglio i soldi degli italiani".

268 CONDIVISIONI
90 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views