Giorgetti dice che con il condono degli scontrini ha evitato “la morte” di migliaia di attività
Altro che condono, quella fatta dal governo Meloni su scontrini e fatture è una manovra salvavita. E poco cambia che la si chiami sanatoria o pace fiscale, è l'unico modo per permettere a migliaia di aziende di sopravvivere. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, torna ancora una volta su un tema particolarmente caro alla Lega e al governo. Durante il question time alla Camera dei deputati, il titolare del Tesoro ha parlato del decreto Energia approvato lunedì. E, nello specifico, della norma per sanare le violazioni sugli scontrini: "Permette di consentire ai contribuenti di avvalersi di un istituto già esistente e attualmente in vigore, con la possibilità, previo pagamento delle somme dovute, di evitare la pena di morte per migliaia di esercizi commerciali – ha detto Giorgetti – Non è un atto di clemenza, ma di ragionevolezza".
"Io posso rispondere sulle cose che fa il governo, non su notizie che appaiono sui giornali ma che il governo non ha adottato e che probabilmente non ha neanche intenzione di adottare – ha detto parlando delle dichiarazioni su un nuovo maxi-condono voluto da Salvini – L'unico provvedimento che abbiamo assunto, quello nel decreto appena approvato dal Consiglio dei ministri, detta norme che consentono di esercitare esclusivamente il ravvedimento operoso per la violazione di alcuni obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi, commesse tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023, regolarizzando entro la fine dell'anno la posizione con il pagamento delle sanzioni previste dalla legge".
Poi il ministro ha allargato il discorso alla delega fiscale, che prevede una revisione più ampia della normativa: "L'attuazione della riforma delineata dalla legge delega per la riforma fiscale, approvata di recente dal Parlamento – ha concluso Giorgetti – realizzerà sia un sistema fiscale più equo sia un sistema nazionale di riscossione più efficace ed efficiente".