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Giorgetti commenta la procedura di infrazione contro l’Italia: “Era prevista. Tagli? Valuteremo”

Dopo la notizia della procedura di infrazione dell’Ue nei confronti dell’Italia per deficit eccessivo, sull’eventualità che il governo debba rinunciare ad alcune misure per contenere la spesa, il ministro Giorgetti ha detto: “Vedremo, bisognerà essere molto selettivi e privilegiare gli interventi e le politiche più utili e valutare quelle meno utili”.
A cura di Redazione
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di Marco Billeci e Annalisa Girardi

La notizia sulla procedura di infrazione aperta dall'Unione europea nei confronti dell'Italia non ha colto di sorpresa il governo. "Era prevista, noi dall'inizio del governo abbiamo avviato un percorso di responsabilità e finanza pubblica sostenibile, che è apprezzato dai mercati e dalle istituzioni europee, quindi andremo avanti così", ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando con i giornalisti a margine della presentazione del rapporto dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) sulla situazione economica italiana. Alla domanda del cronista di Fanpage.it – che gli chiede se sarà necessario rinunciare ad alcune misure, per contenere la spesa – ha risposto: "Vedremo, bisognerà essere molto selettivi e privilegiare gli interventi e le politiche più utili e valutare quelle meno utili".

Tra le misure prioritarie ci sarà sicuramente il taglio del cuneo fiscale, ha ribadito ancora una volta il ministro: "Tra tutte le misure questa è un must, un impegno assolutamente inderogabile e la prima cosa che dobbiamo assicurare. La confermeremo"

Nel suo intervento durante la presentazione del report Giorgetti ha assicurato che "il governo è ben consapevole che nel contesto in cui ci troviamo è necessario mantenere un approccio responsabile della programmazione nella politica di bilancio". Non solo, ha anche detto che la volontà dell'esecutivo è quella di riportare la politica di bilancio a una gestione ordinaria, dopo anni di misure straordinarie dettate dalla pandemia di Covid e dalla guerra, e "compatibile con le nuove regole di bilancio europee". E ancora: "Per evidenti ragioni di sostenibilità dobbiamo ponderare in maniera molto attenta le risorse da destinare alle singole politiche pubbliche, valutandone gli impatti. Ritengo necessario che il percorso di aggiustamento che si andrà a definire sul piano di bilancio strutturale su cui stiamo lavorando dovrà supportare la crescita".

E infine, conversando con i giornalisti e rispondendo a chi gli chiedeva se, alla luce della procedura di infrazione, sarà necessaria una Manovra correttiva, Giorgetti ha concluso: "Con il boom di deficit indotto dalle misure eccezionali non potevamo certo pensare di stare sotto al 3%".

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