Gino Strada, la figlia Cecilia annuncia denunce dopo bufale su padre: “Finanzierò soccorsi in mare”
Bufale e diffamazioni contro Gino Strada. La figlia del fondatore di Emergency ha annunciato che denuncerà i responsabili: "Chi calunnia – ha scritto sul suo profilo Facebook – è l'unico responsabile delle proprie parole". Ed è già pronta la destinazione dei risarcimenti: "Ho un sacco di voglia di finanziare un po' di soccorsi in mare con i vostri soldi", ha scritto. Le fake news sul conto di Gino Strada, morto lo scorso 13 agosto, andrebbero "dalla vaccata della residenza in Svizzera – racconta Cecilia Strada – alla bufala sui soldati italiani a Mosul, passando ovviamente per gli anni ’70, katanga, Ramelli e diffamazioni varie che hanno già perso in un tribunale". In un primo momento, la figlia del fondatore dell'associazione umanitaria ha pensato di dare "risposte collettive, informative ed educative, a tutte le bufale". Poi, ha pensato di agire per vie legali: "Anche questo – si legge nel suo post – sarà educativo: insegnerà a un po' di persone come si sta al mondo, che esistono le leggi, e che non si può diffamare a caso". Per Cecilia si tratta di un tema di responsabilità individuale: "Io sono responsabile di quello che faccio e dico. Gli altri devono fare lo stesso, anche quando inciampano in una bufala e anziché controllare – come faccio io prima di parlare – la fanno propria diffondendola".
Emergency, l'associazione umanitaria fondata da Gino Strada
Al mondo sono 11 milioni le persone che grazie ad Emergency hanno ricevuto cure. Probabilmente sarebbe sufficiente questo a smontare ogni bufala sul conto di Gino Strada, il padre dell'associazione umanitaria fondata con la moglie nel 1994. La missione di Strada era quella di portare assistenza medica tra le popolazioni colpite dalla guerra. Un obiettivo nato già nel corso della sua carriera da medico, quando con la Croce Rossa ha raggiunto il Pakistan, l'Etiopia, la Tailandia, la Bosnia, la Somalia, il Gibuti, il Perù e l'Afghanistan. Proprio in Afghanistan è tornato nel 1998 aprendo con Emergency un centro chirurgico, che ha garantito assistenza medica alle vittime di guerra. Emergency ha anche aperto il primo centro gratuito di cardiochirurgia in Africa, più precisamente in Sudan, e ha affrontato l'ebola in Sierra Leone.