Giarrusso a Fanpage: “Conte ha snaturato il M5s, Grillo poteva fermarlo e non l’ha fatto”
Secondo l'ex 5 Stelle Dino Giarrusso, Giuseppe Conte "ha snaturato" il Movimento e l'esito dell'ultima votazione, voluta dopo il ricorso di Grillo, non fa altro che certificare "l'accentramento di potere" nelle mani del leader.
Ma l'ormai ex garante ha le sue colpe. "Tutto questo andava avanti da anni e lui avrebbe potuto limitarlo, ma non l'ha fatto. Si è svegliato tardi", dice intervistato da Fanpage.it.
I risultati di questa seconda votazione hanno confermato l'estromissione di Beppe Grillo dal M5s in qualità di garante. È la fine di un'era?
È la chiusura di un cerchio, di "impossessamento" da parte di Giuseppe Conte di un movimento politico che ha trasformato in un partito e che controlla ormai dalla A alla Z, in ogni minimo dettaglio. Ma Beppe Grillo ha le sue responsabilità. Se avesse voluto fermare questo andazzo doveva farlo molto prima. Adesso è tardi. La cosa impressionante è che si sta raccontando l'esatto contrario della verità e in questo Conte è stato molto abile, raccontando una quantità di bufale inverosimili, che sono passate come verità.
Quali sono queste "bufale" di cui parla?
La più clamorosa ed evidentemente falsa è che Grillo ci ha trascinato nel governo Draghi, mentre Conte non ci voleva andare. In quel caso hanno votato gli iscritti, innanzitutto, cosa che non si fa più da tempo. È verissimo che Grillo ha suggerito di votare sì, ma lo stesso ha fatto Conte, c’è pure un video. Poi Conte è stato un fedelissimo di Draghi: dopo un anno di governo, gli ribadisce la sua fedeltà rivela che lui aveva provato a piazzare Draghi in Europa: benché ci siano i video, questa verità viene ignorata. Quando le bufale si affermano non in una comunità qualunque ma in quella del movimento, così attenta alla verità, è evidente che Conte abbia totalmente soggiogato alla sua volontà il racconto dei fatti. Un'altra balla terribile è quella per cui Conte vuole ascoltare la base e Grillo invece vuole fare il partitino deciso dall'alto. Quattro anni fa ci sono stati gli Stati Generali nel M5s con la partecipazione libera di tutti gli iscritti – non di 300 sorteggiati che non sappiamo chi sono – i quali hanno decretato che non ci sarebbe più stato un capo politico, ma un organo collegiale di cinque. Invece chi è che viene nominato capo politico? Conte. Se lui avesse amato la base non avrebbe mai accettato di diventare capo contro il volere degli iscritti. Tutto l'inizio del dominio di Conte sul Movimento 5 Stelle nasce dal tradimento del voto di un congresso.
Anche per lei, come per Grillo, Conte ha "snaturato" il Movimento?
Il MoVimento 5 Stelle aveva delle prerogative: si eleggevano le persone che prendevano più voti su Rosseau tramite le parlamentarie. I primi tre d'Italia che hanno preso più voti, due donne e un uomo (Francesca Flati, Angela Salafia e Marco Bella), sono stati tolti da Conte per mettere gente sua. Ancora, ci si candidava nel proprio collegio di residenza: Conte ha fatto eleggere Patuanelli nel Lazio, la Todde in Lombardia, tutta gente fuori dal proprio collegio perché doveva mettere i suoi esattamente come fanno gli altri partiti.
Il M5s è "morto" come dice l'ormai ex garante?
Il movimento si è snaturato, non è morto. Non solo fa il contrario di quel per cui è nato, ma soprattutto racconta cose distanti dalla realtà, e questa è particolarmente forte come novità perché finora eravamo stati quelli che si incazzavano perché la tv e giornali tradizionali raccontavano balle. Se poi le raccontiamo pure noi è finita…
Quindi quello che dice Grillo quando accusa Conte di non aver risposto alle sue richieste e di aver deciso tutto lui è vero?
Diamo numeri concreti: nel Movimento 5 Stelle esiste un organigramma consultabile in rete. Sono 240 posizioni circa, il 96% di esse viene nominato da Conte, cioè 229 su 239. Che democrazia c'è? Però se mi chiedi "ha ragione Grillo?” rispondo di no.
Perché?
La dicotomia Conte-Grillo è un altro stratagemma comunicativo magistralmente messo in piedi da Conte e nel quale Grillo è caduto con tutte le scarpe. Il problema non è Conte vs. Grillo, il problema è Conte e i valori del Movimento 5 Stelle, l'importanza della base, degli attivisti., del NO ai politici di professione. Grillo ha le sue colpe, e la più grave è che si è accorto solo ora di quello che stava succedendo da tre anni. Cosa ha fatto? Ha dormito in questi anni? Questo fenomeno di accentramento del potere avviene da anni e lui avrebbe potuto limitarlo.
Perché non ho fatto secondo lei?
Non lo so perché non l'ha fatto, ma so che l'ultima cosa che ha fatto Grillo è stata quella di impedire nel 2022 la deroga ai due mandati che Conte voleva per assicurare i suoi protetti. Poi io sono contrarissimo al fatto che Grillo abbia preso 300mila euro l'anno dal Movimento, soldi che Conte però gli ha dato.
Non crede però, che nel momento in cui i 5S hanno fatto il loro ingresso nelle istituzioni fosse inverosimile pensare di mantenere il Movimento delle origini?
Se si toglie il limite dei due mandati si accetta il fatto che i deputati e senatori del movimento possono fare i politici di professione per tutta la vita Mi dice quindi per quale ragione la gente dovrebbe votare il MoVimento? Nel Movimento tutti i referenti regionali e provinciali sono scelti da Conte. Non c'è nessun limite al suo strapotere, io sognavo un consolidarsi dell’anomalia, non un adattarsi alle peggiori abitudini che contestavamo.
Pensa, come Toninelli, che il Movimento, che viaggia su percentuali basse nei consensi, diventerà definitivamente una costola del Pd?
Il crollo dei voti è legato al calo della credibilità del Movimento come forza differente dalle altre non solo perché fa alleanze. Anche lì, le alleanze le vota la base? No. Tutte queste forzature hanno portato a un prosciugamento dei voti, che significa che la linea di Conte nei fatti dall'elettorato è stata sconfessata. Elezione dopo elezione, lui continua a dire siamo bravi, siamo migliori, siamo diversi, però si perde sempre. È un gruppo di potere che si è preso il movimento e che magari da domani, senza Grillo, potrà risalire, anche se ho molti dubbi.
Tornando a Grillo, ora quali potrebbero essere le sue mosse secondo lei? C'è chi parla di liste di disturbo che potrebbe creare alle diverse consultazioni regionali e amministrative e che potrebbero sottrarre voti al campolargo, chi di una nuova associazione che si richiami in qualche modo alle origini. Poi c'è la strada dell'azione legale, soprattutto per quanto riguarda la questione del simbolo.
Onestamente non ho compreso molte mosse di Grillo negli ultimi anni, quindi faccio fatica a immaginare cosa potrà fare. Certamente è lo sconfitto di questa situazione. Avrebbe senso fondare un nuovo movimento? Non credo, sarebbe molto difficile avere successo elettorale perché già è difficile in assoluto averlo, in particolare dopo aver perso una battaglia. Diversa è la cosa del simbolo perché pare che appartenga a lui e visto che del MoVimento 5 Stelle come valori e come regole è rimasto ben poco, potrebbe rivendicarlo. Sarebbe bello che Conte si facesse il partito proprio ma non gli converrebbe perché il M5s è comunque un marchio di valore e se ne è impossessato, dal punto di vista formale potrebbe avere ragione lui, ma è triste arrivare a parlare di questo quando si dovevano cambiare le regole della politica italiana per sempre.
Se Grillo fondasse una nuova associazione lei ne entrerebbe a far parte?
Io ho ricominciato a fare il giornalista, per il quotidiano L’identità, e per adesso osservo. Poi per carità, non è che mi sia passata la voglia di fare politica, l'ho fatta bene e con coscienza in Europa. C'è qualcuno che mi ha proposto di andare in altri partiti, ma per adesso osservo da fuori. Poi vedremo, per ora ogni ipotesi su ciò che farà Beppe è solo fantascienza….