Giannini: “La maggior parte dei posti è al Nord, insegnanti conoscevano rischio trasferimenti”
Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini risponde agli insegnanti che da giorni protestano contro i trasferimenti imposti dalla riforma "Buona scuola". Su quotidiani nazionali e siti specializzati, numerose sono state le lettere vergate dai professori di tutta Italia che con veemenza contestano le scelte dell'Esecutivo Renzi, che approvando la riforma del sistema scolastico avrebbe di fatto imposto agli insegnanti dei trasferimenti coatti, sopratutto dal Sud verso il Nord, trasferimenti che molti professori definiscono delle vere e proprie deportazioni. A questo proposito, il ministro Giannini ha risposto alle proteste spiegando i motivi che hanno portato all'applicazione del piano di assunzione al centro delle polemiche.
"I posti sono per lo più al nord e al centro nord e la maggior parte delle persone che desidera fare l'insegnante, e a questo punto lo può fare con un contratto stabile e definitivo, viene dal sud. Un processo che la scuola italiana ha sempre avuto", ha dichiarato Giannini ai microfoni di Rainews24. Tutto il corpo docente interessato dal piano di assunzioni, però, sottolinea il ministro dell'Istruzione, era a conoscenza di questo rischio trasferimenti sin dall'inizio. "Ci stiamo occupando della mobilità, è un processo normale di questi tempi nel mondo della scuola, quest'anno la differenza è che è un piano di mobilità straordinario, perché lo scorso anno abbiamo approvato una legge dello Stato, la 107, la cosiddetta Buona Scuola che ha immesso 90mila nuovi insegnanti".
Di questi 90mila professori, una parte sarà soggetta al trasferimento "con la differenza rispetto a quanto avveniva nel passato che partono con un contratto in tasca a tempo indeterminato ma che al momento in cui si fanno le valigie, pur sapendolo e avendo spontaneamente accettato questa inevitabile condizione che la legge prevede, chiaramente e comprensibilmente, dal mio punto di vista, hanno un disagio però si tratta di numeri", ha proseguito Stefania Giannini. Trattandosi di un piano di assunzione straordinaria che prevede la stabilizzazione di 90mila persone su tutto il territorio nazionale, è possibile che si siano verificate situazioni anomale, ad esempio il trasferimento di alcuni soggetti in città e province non selezionate dal candidato.
"Si tratta di capire se c'è un'anomalia o un'imperfezione. Caso per caso stiamo esaminando tutte le segnalazioni". Il ministro Giannini ha inoltre annunciato il tanto atteso sblocco del piano di assunzioni relativo al personale Ata: "ne assumiamo 10 mila, ho firmato il decreto la settimana scorsa. Il 2016, per il ministro, quindi, "sarà un anno scolastico che porta novità positive per il mondo della scuola". Gli insegnanti, dal canto loro, lamentano numerose anomalie nell'algoritmo utilizzato dal Ministero per selezionare le sedi di trasferimento: errori di calcolo che favoriscono docenti che con un alto punteggio sono costretti a emigrare fuori regione, mentre chi ha un punteggio inferiore resta a casa propria e chiedono al ministro e ai tecnici del ministero che queste problematiche vengano risolte.