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Gianfranco Micciché lascia Forza Italia, i motivi: l’assenza di Berlusconi e il tema diritti civili

Gianfranco Miccichè ha deciso di lasciare Forza Italia, partito che aveva contribuito a fondare nel 1994: dall’assenza di Silvio Berlusconi al tema dei diritti civili, ecco i motivi della sua scelta.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo una lunghissima militanza, Gianfranco Miccichè ha deciso di lasciare Forza Italia e aderire al Mpa di Raffaele Lombardo. Con Silvio Berlusconi, aveva contribuito a fondare il partito nel 1994 e dopo una breve pausa vi era tornato nel 2013: ora però per l'ex parlamentare (sia a Roma che a Bruxelles), nonché ex ministro, viceministro, sottosegretario e attuale membro dell'Assemblea regionale siciliana è tempo di addii. Forza Italia non è più quella di un tempo, di quando era ancora in vita il Cavaliere: "Non mi riconosco in un partito silente di destra che Berlusconi non avrebbe mai consentito", dice in un'intervista con il Corriera della Sera all'indomani dell'annuncio.

Il suo campo rimane comunque quello del centrodestra: aderirà al Movimento per l'autonomia (Mpa) di Raffaele Lombardo, quella che ieri aveva definito "la scelta più coerente". Per poi aggiungere: "Sono certo che, se il presidente Berlusconi fosse ancora tra noi, avrebbe compreso e incoraggiato questo percorso, vedendolo come una necessità per affrontare le sfide di oggi".

Ora ribadisce come "Forza Italia nacque per mettere insieme i riformisti laici, i democristiani e una destra moderata e liberale che con grande intelligenza Fini, Tatarella, Fisichella fecero transitare dal Msi ad An". E aggiunge: "Oggi è un'altra cosa. È evidente la regressione. Non si può nemmeno parlare di diritti civili". Proseguendo sul punto dei diritti civili, conclude: "Resto nel centrodestra, ma vorrei continuare a occuparmi, come ai tempi di Berlusconi, di diritti civili e umani, cosa di cui sembra non sia oggi possibile parlare. Al Comune di Palermo Fratelli d'Italia impedisce perfino un dibattito sui figli delle coppie omogenitoriali".

Su questo punto è arrivato il commento di Alessandra Mussolini, esponente di Forza Italia, che ha ribattuto come lei si occupi ogni giorno di diritti civili dall'interno del partito: "Miccichè spiega che nella coalizione di centrodestra sarebbe vietato parlare di diritti civili. È strano, perché io ne parlo tutti giorni da anni e mai come oggi in Forza Italia questi temi hanno piena cittadinanza e sempre più spazio, ne sono certa, troveranno in futuro. Se questo è il problema di Miccichè, farebbe bene a restare e a difendere ciò in cui crede. Se invece si tratta di altro, come si dice, abbiamo scherzato".

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