Geo Barents domani a Salerno, a bordo bimbo di 10 anni da solo, che è stato nelle prigioni libiche
La Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso in mare di Medici Senza Frontiere, dovrebbe arrivare al porto di Salerno intorno alle ore 7 di domani mattina. La comunicazione dell'assegnazione del porto sicuro per lo sbarco è arrivata ieri pomeriggio dalle autorità italiane. A bordo ci sono in tutto 248 migranti tratti in salvo in più interventi di soccorso, tra cui anche minori non accompagnati, circa 80 in tutto.
Il più piccolo di loro ha 10 anni, e viene dalla Guinea. Agli operatori della nave umanitaria ha raccontato di essere partito un anno fa, quando di anni ne aveva solo 9. Ha intrapreso il viaggio insieme al fratello di 17 anni, con cui ha attraversato il Niger, l'Algeria, e ha attraversato il deserto. Ha anche subito un'intercettazione in mare da parte della cosiddetta Guardia Costiera Libica, che lo ha riportato indietro, rinchiudendolo nei centri di detenzione in Libia, dove è rimasto per tre settimane insieme a suo fratello. Una volta usciti dalla prigione i loro genitori hanno potuto spedirgli dei soldi, che però bastavano a pagare solo la traversata per uno dei due ragazzi. Per un bambino di 10 anni il viaggio costa di meno, e quindi il fratello 17enne gli ha ceduto il posto, lasciandolo partire, nella speranza di offrirgli un futuro migliore.
Il bambino vorrebbe ora raggiungere suo fratello maggiore, che si trova in Francia. "La capacità di questo bambino di badare a sé stesso è incredibile e sconcertante", racconta il team di Msf, "quando gioca con gli altri bambini ci si rende conto che è un bambino anche lui", ma potrebbe passare per un adulto, visti i suoi modi. "Quando lo abbiamo trovato sul gommone in cui viaggiava era molto spaventato e piangeva, ma da quando è salito sulla nave non ha più pianto, non ha mai chiesto aiuto, è autonomo in tutto, è un piccolo adulto che ha passato delle esperienze talmente forti e intense, e ha visto tanta violenza, che molti adulti non potranno mai dire lo stesso". Anche lui è tra coloro che sbarcheranno domani al porto di Salerno, "si spera nel più breve tempo possibile" aggiungono dalla Ong "sperando che riceva tutta l'assistenza possibile, e che possa ritrovare suo fratello in Francia e l'altro fratello che è rimasto in Libia".
"Al momento dell'annuncio dello sbarco, sulla Geo Barents a Salerno c'è stato un boato di gioia. Alcuni non gioivano, guardavano in disparte il mare. Ci è già accaduto, molti di loro hanno alle spalle esperienze talmente traumatizzanti che non basta sapere loro che arriveranno in un porto sicuro per dimenticare tutto quello che è successo. Alcune ragazze che viaggiano sole pensavano invece di essere in un sogno". È la testimonianza di Candida Lobes, operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere a bordo della Geo Barents.
"A bordo c'era anche una ragazza del Camerun, scappata dal marito violento che a causa delle botte le ha provocato due aborti – ha aggiunto – Dopo aver avuto una bambina ha deciso di scappare con la piccola, ha attraversato la Nigeria, il Niger, l'Algeria e la Libia. La piccola si è ammalata e non avendo lei la possibilità di curarla perché stavano attraversando il deserto, è morta. L'ha seppellita nel deserto e ha proseguito il viaggio. In Libia è rimasta alcuni mesi e alcune persone sue connazionali l'hanno aiutata e oggi è qui. All'annuncio dello sbarco non ha gioito, pensava alla sua bambina e ai due figli che ha lasciato a sua madre in Camerun e che non vede l'ora di riabbracciare".
La macchina organizzativa del Comune di Salerno è già pronta per lo sbarco dei migranti, attesi al molo 3 gennaio del porto commerciale del capoluogo di provincia campano.
Il Comune di Salerno ospiterà, grazie alla propria rete di accoglienza, circa 20 minori non accompagnati, mentre i restanti 60 saranno accolti a Taranto, nelle varie realtà della rete ministeriale Sai. "Il Comune è pronto a fare la sua parte confermando Salerno città solidale", sottolinea il sindaco Vincenzo Napoli, invocando al contempo "una diversa e più condivisa ripartizione degli sbarchi per non gravare sempre sugli stessi soggetti specialmente in questo periodo di allerta meteo che impegna uomini e mezzi in modo straordinario sul territorio".